VincentVega1 8 / 10 20/05/2009 13:40:39 » Rispondi Sembra che l'ultimo giorno di lavoro di un tutore della legge porti fortuna nel panorama cinematografico americano: già da quel capolavoro che è "Mezzogiorno di fuoco", con un Cooper costretto a fare i conti con la gente che ha protetto per un'intera vita; poi con "Un giorno di ordinaria follia" dove il vecchio Duvall assisterà alla pazzia di un Douglas perfettamente in parte per uno dei pochi film ben fatti di Schumacher; ed infine questo "La promessa" dove il mostro sacro Nicholson si presterà ad una analisi accuratissima dell'uomo e della sua debolezza.
Sono certo nell'affermare che questo sia il gran bel film di Penn, e non "Into the wild": travestito da thriller ci si accorgerà con il passare dei minuti che si sta assistendo ad una critica profonda al sistema poliziesco americano, ad una bellissima introspezione di un personaggio alla ricerca di espiazione e ad una natura che fa da sfondo per il riscatto di un'intera vita. Jack "Torrance" è magnifico sia come uomo più buono dell'universo sia nei minuti finali,
con la rappresentazione del caso, o destino, che può cambiare in modo radicale la vita di un uomo, o, al contrario, lasciare che altri uomini continuino a vivere nella loro superficialità.
Un'opera magnifica quindi che però non esula dal presentare qualche clichè e convenzioni di film di genere, ma glielo si perdona.
Da brividi l'ultimo minuto, quei tic e quello sguardo non me li scorderò facilmente.