caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

VAJONT regia di Renzo Martinelli

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
JohnRambo     9 / 10  21/10/2015 00:46:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Questo film rievoca la tragedia del Vajont, che potrebbe definirsi a ben vedere come "il nostro Titanic", frutto dell'arroganza di poter piegare la Natura alla propria volontà sebbene le indicazioni chiare che ciò non possa avvenire provengano da tutte le fonti possibili, assieme all'avidità di fronte ad un grosso affare, alla speranza di potersi coprire d'oro. Da parte dello Stato, silenzio: in questo film lo Stato è completamente assente, tace, ed è quello che appunto fece all'epoca, anch'esso saturo di prosopopea per la più alta diga del mondo (ché tuttora è la diga del Vajont se non vado errato); ma quel che è peggio è che di fronte a duemila morti continuò a tacere condannando i responsabili, forse a causa della consapevolezza della propria negligenza, a pochi anni di carcere con un capo di accusa ridicolo (inondazione), ed evitando accuratamente di scavare attorno alle responsabilità politiche del grave fatto.
Il film questa parte non la racconta, sebbene resti un accenno nelle parole accorate dell'ultimo "sopravvissuto", e l'ombra sinistra di grandi burattinai ogni tanto faccia capolino nelle telefonate degli impassibili, ottusi e (p)avidi artefici del folle progetto. Un lavoro da vedere, con eccellenti attori e ben fatto anche quando replica quegli aspetti catastrofici sui quali il cinema d'oltreoceano si è specializzato, sebbene con mezzi modesti.