Aletheprince 7 / 10 24/03/2008 22:17:06 » Rispondi Candido e lieve come una nuvola, il mondo di Lars è costruito da astrazioni e da un'ingunua vita immeginaria, dalla quale emergono tutte le difficoltà nel rapportarsi con gli altri, nel conoscere il mondo femminile, nell'uscire dalla propria pesante solitudine. La bambola comprata per corrispondenza è lo schermo delle proprie insicurezze e del proprio gravoso fardello di complessi, ma è anche l'utile strumento attraverso il quale poter indagare, conoscere, sindacare le paure e le sociopatie di Lars, comprendendo il messaggio d'aiuto lanciato dal ragazzo. Pellicola che un po' ricorda il film "Oltre il Giardino", ma, mentre nell'opera di Hal Ashby, la minorazione e la patologia mentale venivano usate per contestare, attraverso la levità ed il candore di un ingenuo giardiniere, la fuggevole vita mondana e la frenesia neocapitalista, in quest'opera di Craig Gillespie la solitudine e la ricerca di un rapporto con l'esterno, da parte del giovane Lars, rappresentano la volontà del regista di indagare, senza malizie nè squallidi doppi sensi, l'anima e la sessualità di un ragazzo ingiustamente chiuso nelle proprie malinconie.
La dolcezza, la tolleranza, l'altruismo e la comprensione, qualità assai rare, saranno i giusti ingredienti per poter dar conforto al tenero ed insicuro Lars, aiutandolo nel condividere con il resto del mondo la propria contorta, enigmatica, ma altrettanto profonda e solare personalità. Bella e dolcissima la figura di Emily Mortimer, la moglie del fratello di Lars, una ragazza molto apprensiva ed affettuosa, i cui modi espansivi e la cui innata tenerezza, dapprima cingono Lars in una cupa quanto affannosa misoginia, poi però, assieme all'aiuto di una dottoressa e di altre persone del paese, aiuteranno il ragazzo a vivere (e condividere) con fiducia la propria vita, apprezzando la compagnia di un'altra ragazza e dei propri cari.