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LARS E UNA RAGAZZA TUTTA SUA regia di Craig Gillespie

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Invia una mail all'autore del commento Aletheprince     7 / 10  24/03/2008 22:17:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Candido e lieve come una nuvola, il mondo di Lars è costruito da astrazioni e da un'ingunua vita immeginaria, dalla quale emergono tutte le difficoltà nel rapportarsi con gli altri, nel conoscere il mondo femminile, nell'uscire dalla propria pesante solitudine.
La bambola comprata per corrispondenza è lo schermo delle proprie insicurezze e del proprio gravoso fardello di complessi, ma è anche l'utile strumento attraverso il quale poter indagare, conoscere, sindacare le paure e le sociopatie di Lars, comprendendo il messaggio d'aiuto lanciato dal ragazzo.
Pellicola che un po' ricorda il film "Oltre il Giardino", ma, mentre nell'opera di Hal Ashby, la minorazione e la patologia mentale venivano usate per contestare, attraverso la levità ed il candore di un ingenuo giardiniere, la fuggevole vita mondana e la frenesia neocapitalista, in quest'opera di Craig Gillespie la solitudine e la ricerca di un rapporto con l'esterno, da parte del giovane Lars, rappresentano la volontà del regista di indagare, senza malizie nè squallidi doppi sensi, l'anima e la sessualità di un ragazzo ingiustamente chiuso nelle proprie malinconie.


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