tarr97 10 / 10 11/05/2020 11:35:09 » Rispondi Che posso dire di Kim Ki Duk è un regista amato da tutti quelli che adorano il cinema fatto di simbologie ed è odiato da tutti quelli che lo vedono come un maniaco che mette il sesso ovunque. io sto nella via di mezzo (guarda la coerenza nel buddismo esiste la via di mezzo ) ovvero adoro come nei suoi film riesca a far parlare con le immagini senza dialoghi e allo stesso tempo detesto il modo in cui a volte si esprime in maniera eccessivamente retorica. Primavera, estate, autunno, inverno... e ancora primavera insieme a Ferro 3 la casa vuota è il picco più' alto di qualità raggiunto da Kim Ki Duk. ambientato su un monastero buddista galleggiante sul lago Jusanji in Corea del sud. il film narra delle varie fasi della vita di un monaco tramite le stagioni Primavera : infanzia Estate : giovinezza Autunno: età adulta Inverno : vecchiaia E ancora primavera : nuova infanzia abbiamo varie simbologie come lo scorrere del ruscello che rappresenta la vita ci sono diversi animali nel monastero in base alle stagioni nella primavera è presente un cane nell'estate è presente un gallo nell'autunno è presente un serpente nell'inverno non è presente nessun animale nel ritorno della primavera è presente una tartaruga ho letto su vari siti buddisti le diverse simbologie e allusioni che ci sono nel film, le inserisco nella zona spoiler. in breve un capolavoro del cinema coreano e asiatico il cinema asiatico mi sta piacendo davvero tanto e spero di fare altre recensioni su altri film che mi stanno affascinando.
LA CAPANNA Rappresenta il sé. Tutti i beni e il riparo necessari sono nella capanna galleggiante. Quando il giovane non può più vivere in pace e conforto nella capanna, allora accadono cose brutte. Non commette mai atti lussuriosi nella capanna. Quando cerchiamo la felicità al di fuori di noi stessi, non siamo mai veramente contenti.
LE PORTE Le porte sul lago e nella capanna sono simboliche piuttosto che prescrittive. Il fatto che non ci siano muri significa che il loro uso non è forzato ma eletto. Rappresentano la moralità e la disciplina. La moralità non è definita da un potere superiore ma dalla società e dal sé. Adottando i vincoli che le porte generano, si ottiene l'autodisciplina. Non appena il giovane trasgredisce questi confini auto imposti, per intrufolarsi nella vita della giovane donna, segue il disastro.
GLI ANIMALI MORTI Il Maestro permette al ragazzo di far morire gli animali. Non diventa una figura paterna onnipotente, ma gli permette di fare errori e subirne le conseguenze. Il buddismo non ha un potere superiore ma piuttosto promuove l'autocoscienza.
LA MACINA DI PIETRA E IL BUDDHA rappresentano le gemelle del rimpianto per aver ucciso il pesce e il serpente. Quello che fai agli altri, lo fai a te stesso. Ha portato con sé quel karma per tutta la vita fino a quando non li trascende entrambi, portandoli in cima alla collina, vicino al cielo. Qui si libera e ottiene la redenzione attraverso la lotta.
IL MAESTRO È un grande insegnante, ma non fa lezione. Non si parla quasi, ma si imparano le lezioni. Un buon insegnante indica a uno studente la scoperta di una conoscenza evidente per sé.
LA MADRE Il velo, che rappresenta colpa e vergogna, sono in definitiva la causa della sua caduta. Nascondersi dal mondo esterno può portare alla rovina.
IL GIOVANE RAGAZZO Sia all'inizio che alla fine, ci rappresenta. Una buona vita non è raggiunta dall'assenza di cattivi pensieri, ma piuttosto dalla loro padronanza, quindi non hanno alcun controllo su di noi. Scegliamo il nostro comportamento piuttosto che scegliere noi. Il nuovo ragazzo non nasce senza peccato, ma deve piuttosto percorrere la propria strada verso la divinità. Lo stesso attore che interpreta il ragazzo mostra l'eterno ciclo dell'anima umana.
LE STAGIONI Il ciclo infinito di nascita, crescita e morte.
la scritta che il monaco incide sul pavimento del monastero è il Sutra Prajnaparamita conosciuto come il sutra diamante del Buddha Il Buddha pronunciò le sagge parole in un monastero vicino a Sravasti, dicendo che "questo sutra dovrebbe essere chiamato il diamante che taglia l'illusione perché ha la capacità di tagliare illusioni e afflizioni e portarci sulla riva della liberazione". Ci sono 32 sutra o sezioni, e le 32 sezioni sono anche "segni" che sono usati per meditare sul "Tathagata" - che significa "la somiglianza di tutte le cose (dharma)". Il significato di Tathagata è "non viene da nessuna parte e non va da nessuna parte". L'intuizione della verità dei sutra consiste nella consapevolezza che "l'idea di un sé non è un'idea, e neppure le idee di una persona, di un essere vivente e di una durata della vita non sono idee". Un "Buddha" auto-realizzato o risvegliato è chiamato Buddha perché è libero da idee. Il "Buddha" nel Sutra del diamante è anche chiamato l'onore mondiale, e il suo messaggio può essere sintetizzato da due assiomi: (1) "Qualcuno che mi cerca nella forma o mi cerca nel suono è su una strada sbagliata e non può vedere il Tathagata ". (2) "Tutte le cose composte sono come un sogno, un fantasma, una goccia di rugiada, un lampo di fulmine. Ecco come meditare su di esse, ecco come osservarle."
zerimor 11/05/2020 12:09:55 » Rispondi Gran bel commento e ottimo approfondimento.