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AMERICAN SPLENDOR regia di Shari Springer Berman, Robert Pulcini

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Angel Heart     6½ / 10  06/10/2015 12:12:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nella figura di Harvey Pekar ci incappai per puro caso un paio d'anni fa guardandomi in rete le migliori interviste di quel grande showman che fa al nome di David Letterman; arrivato a Pekar, mi innamorai a prima vista di questo umile personaggio spassoso, scogliònato e fiero delle sue origini non solo perchè era uno dei pochissimi che riusciva a tener testa a Letterman, spesso dominandolo con i suoi atteggiamenti di sincera strafòttenza, ma perchè nonostante la popolarità per le apparizioni televisive continuava a vivere la propria vita tirando a campare tra le piccole vendite dei fumetti (che Letterman cercava di ingigantire molto più di quanto fossero in realtà) e il lavoro di archivista all'ospedale per veterani di Cleveland.
Speravo che "American Splendor" si inoltrasse in una conoscenza molto più approfondita di questo iconico quanto insolito personaggio; lo fa certo, ma nel complesso in piccolissima parte, perchè aldilà delle cause dei suoi faticosi cambi di voce, di come ha conosciuto la sua compagna di vita, e appunto di come è approdato nello show di Letterman (che lo ha sempre ammirato) il film, seppur coinvolgente e tecnicamente ben fatto, è molto lineare e ha poco altro da offrire (lo stesso Giamatti, bravo, non mi ha convinto del tutto nell'approccio al personaggio, un pò vuoto e troppo negativo nei confronti della vita che conduce, cosa che dalle interviste non sembrava affatto).
Devo poi ammettere di aver trovato la regia poco funzionale allo scopo: o fai un biopic, che va bene, oppure un documentario, che va bene lo stesso. Le due cose assieme però non si sposano bene, e si vede, perchè alla fin fine rimane un senso di incompletezza (ed invadenza) sia da una parte che dall'altra.

Per quante ne abbia dette è un filmetto tutto sommato carino e fatto con passione; credo comunque che chiunque voglia approfondire la conoscenza di questo personaggio troverà più soddisfazione leggendo qualche biografia sparsa per il web da integrare con le esilaranti (e spesso controverse) apparizioni al Late Show.

Molto bella la canzone nei titoli di coda.