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INTO THE WILD regia di Sean Penn

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suzuki71     3½ / 10  30/01/2008 09:25:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Tutto il rispetto, che c'è di mezzo un morto. Premesso questo, il giudizio su questo commercialissimo prodotto holliwoodiano è davvero scarso. Cosa apporta di nuovo o ci emoziona di questo film? La voglia di scappare dalla società? La rabbia verso i genitori? Francamente ho molto rispetto per i sentimenti di un ventenne, forse semplicemente non dovrebbero averne trasportato la vita e i sentimenti in un film, che francamente sta al cinema come un romanzo Harmony sta alla letteratura. Insomma, io mi ritrovavo sempre a immedesimarmi nei ruoli degli altri, dei genitori disperati per non avere notizie del figlio, della ragazza che aspira normalmente a un momento di intimità, o del giovane imprenditore che cerca di fargli capire che la vita è semplice, più semplice di cento complicazioni. E' un film molto commerciale (belle ambientazioni naturali, musiche importanti e per questo inopportune, attorino inquadrato come da giornalino teenager, la fuga dalla società); senza stile e cito ad esempio come davvero fastidiosa la sequenza dell'incontro con l'anziano Ron, in cui con supponenza il protagonista gli dà lezioni di vita!! e soprattutto questo anziano matusa stilla perle di saggezza del tipo "Dal perdono nasce l'amore, e dall'amore nasce la felicità!!!!! azzo, tematiche forti eh.... va bene per un pubblico dell'Arizona, non per quel che vogliamo chiamare cinema. E poi Alaska... Alaska.. e daaaiiiii . "Centochiodi" di Olmi, con tutti i suoi limiti, è molto più veritiero ed originale di questo. Infine, la conclusione, ovvero che la felicità non conta nulla se non è condivisa: beh, scoperta dell'acqua calda diremmo, a cui tutti gli altri sono arrivati meno che lui. Insomma, perchè farne un film? Ah ecco: $$$$
carla80  30/01/2008 11:25:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sono curiosa di sapere che cosa ti aspetti da un film e che cosa ti emoziona... probabilmente sei una persona che vive al pieno la sua vita e che non vuole scappare da nulla...persone con spaccati di vita diversi ed età diverse possono influenzarsi reciprocamente.
Credi che viviamo un momento storico in cui sono così scontate le relazioni fra persone o la condivisione della felicità? Non lo so...
suzuki71  30/01/2008 12:50:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il tuo contributo è interessante, cosa mi emoziona.... posso dirti che non mi emozionano i testi di un cantante come Gigi D'Alessio, e mi emozionano le interpretazioni di Antony&Johnson o di Franco battiato. Mi emoziona l'autenticità, e da sempre l'arte e la poesia appartengono a messaggi e opere autentiche e non scontate. La rima cuore amore non è poesia, ma legegre Rilke che, ad esempio, ricorda che spesso siamo dei "dissipatori di avversità", beh è entrare in zone non pensate. Il compito dell'arte e della poesia è proprio ricercare una "alternativa razionalità" che si aggiunge a quella ordinaria, vedere con ochi diversi. Il contarrio della poesia è tutto ciò che è scontato. E questo film ne è pieno di scontatezze a mio avviso, zeppo di citazioni elementari sull'amore e il perdono, dove il ragazzo butta via 20.000 dollari (tipico di chi ha avuto i soldi facili nella vita), che finisce da solo in una zona sconosciuta... ecco non mi pare un buon esempio, non mi pare emozionante, mi sembra scontato e banale, e non aggiunge nulla alla mia costante ricerca di autenticità e poesia. La difficoltà delle relazioni sono molto meglio affrontate da tanti altri film, vedi Magnolia, o Crash, o quel capolavoro assoluto che è Babel. Vuoi mettere la poesia, lo stile, la raffinatezza di Babel con questo? Scappare da nulla? La vera ricerca è interiore, e scappare via in un'altro paese non ti aiuta a fuggire i tuoi mostri.... ok, il ragazzino ci è arrivato a capirlo, purtroppo troppo tardi, ma allora... perchè farne un film? Non è un film per adulti, ecco, questo è il mio personalissimo giudizio.
carla80  30/01/2008 21:56:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi ha telefonato Gigi D'Alessio e mi ha detto che ti fa causa!! Ma Battiato ti emoziona nella versione di Fiorello?Scherzi a parte, grazie per avermi risposto! Il mio contributo non voleva essere ne una provocazione e ne una critica, ma pura curiosità ed interesse trapelati leggendo fra le righe del tuo commento.
Che l'uomo sia" dissipatore di avversità"...se entro nella tua ottica...è autenticità...giusto? Invece io ti dico che è una verità scontata ed assoluta come " l'uomo che involve nella sua continua autodistruzione"....
Non so cosa intendi con "alternativa razionalità" ma so che il mio pensiero sull'arte è un po' diverso.
L'arte non ha compiti, non ha appartenenza se non all'autore(qui accetto l'autenticità)...è irrazionalità perchè espressione di emozioni, di passione, tormento, dolore e di tutti i sentimenti che individualmente riusciamo a percepire...non è mai scontata se non nella forma, nell'estetica o non so come spiegarmi, nella tecnica...nel film credo che proprio questo sia un po' scontato o semplice.
Anche se attraverso un punto di vista diverso, in parte ti sto dando ragione.
La ricerca è interiore, vero, un viaggio che ha come motivazione la fuga è una parentesi, con te viene tutto il tuo malessere, è vero che noi stessi siamo la nostra prigione...scontato eppure mi sembrano, anche queste, delle verità assolute, valide a 20, 30...100anni...ma forse ho capito che intendi per film non per adulti,non ti rivedi semplicemente nel percorso che ti porta a questi ragionamenti perchè ci sei già arrivato...no so, forse non sei un carattere malinconico o nostalgico come posso essere io.Dimenticavo bello Babel idem Magnolia, non ho visto Crash ma provvederò. Comunque chiedo scusa per aver risposto ad un commento ancor prima di scrivere il mio....ma sono caotica e sregolata come un autentico artista.
suzuki71  31/01/2008 13:25:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"ma forse ho capito che intendi per film non per adulti, non ti rivedi semplicemente nel percorso che ti porta a questi ragionamenti" ... esatto. Complimenti :-) un saluto ancora
pivetes  30/01/2008 15:32:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non capisco come far rientrare il film nella categoria "non per adulti" possa costituire di per sè un abbassamento del livello tecnico, interpretativo e poetico. Quindi un film può essere un capolavoro solo se è "per adulti"? Non credo che ti voglia riferire ad un'età anagrafica particolare quando parli di "adulti", ma non capisco che differenza ci sia fra un 21enne ed un 30enne o che so io. Al di là del fatto che si tratti di una storia vera -ma ovviamente romanzata- questo film attinge a piene mani ad una tradizione letteraria americana (oltre a Thoreau, citato più volte nel film) che ha partorito opere "per ragazzi", se vogliamo usare una tua definizione. Mark Twain, Jack London hanno scritto opere immortali che rientrano appunto in questa collocazione "generazionale". Che vogliamo dire, che non trattandosi di libri "per adulti", si tratta di letteratura di serie b?

>la vera ricerca è interiore.

Certo. Ma saprai anche che da quando abbiamo sviluppato una minima forma di spiritualità, abbiamo sentito l'esigenza di trovare una collocazione spaziale alle nostre pulsioni spirituali. E in qualunque espressione religiosa (o anche semplicemente per fare del training autogeno) ci si allontana materialmente dal mondo circostante, ci si isola. Cosa spingeva intorno al 1000 d.C. alcuni monaci a cercare di trovare d.io fuggendo dal mondo? Ma senza arrivare a tali vette di trascendenza (o forse sì...) questo è proprio quello che magari passava per la testa di supertramp. Sorvolo sul fatto che secondo te chi ha avuto soldi facili nella vita è disposto assai a "buttare" 20 mila dollari, ma mi spieghi la differenza fra fare una donazione e buttare? Infine -parere personale- parli di questo film come di prodotto commerciale e di $$$, dimenticando il fatto che il film è stato chissaperchè dimenticato da qualsiasi nomination e distribuito pessimamente, paragonandolo a quel grazioso pacchetto superpatinato che è Crash o Babel (guarda caso di Inarritu non citi il superiore Amores Perros, ma il commercialisssssssssimo e hollywoodianissssssssssimo Babel). E proprio il fatto che tu abbia paragonato ITW a questi film mi lascia perplesso circa i tuoi gusti.
suzuki71  31/01/2008 09:57:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ti ringrazio del tuo prezioso intervento. Il cinema e la letetratura sono pieni di capolavori "non per adulti" ovviamente, ma il mio punto di vista è: quasi tutti avvertiamo il disagio della società che ci stritola e una voglia assoluta di autenticità, proprio come Alex-Christofer; quasi nessuno pero' parte da solo e disorganizzato alla ricerca della verità nella natura in Alaska o in Africa o non so dove. Probabilmente tutti abbiamo sviluppato metodi alternativi e "sociali" che ci permettono di cogliere verità e bellezza anche dove viviamo. La voglia di scappare può essere comprensibile ma non è vincente. Per questo è un film che NON mi emoziona, perchè mi suona di falso, di non vero, di sbagliato. Più semplicemente mi emozionano film che parlano di me e a me, che mi considero nel mio piccolo e sempre in itinere una persona che ha rielaborato questa bella vita!!! che ci piove addosso e ha trovato i suoi punti di equilibrio nella società.
Ok buttare non è donare hai ragione dimenticavo questo particolare del film, ma anche questa strada mi pare un po' scontata, vabbe'....
Babel è hollywoodiano, ma per fortuna penso che anche in America si producano dei bellissimi film, non sempre con gusto, ma a volte accade: questo, ovviamente, è un personalissimo punto di vista.
carla80  31/01/2008 11:05:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La mia è una semplice riflessione....ho capito cosa vuoi dire, niente da ridire, giustissimo!!
In tanti momenti vorresti mollare ma non lo fai, ci sarà sicuramemte un motivo.... magari l'alternativa che ti sei creato nel tuo mondo ...grazie per l'interessante scambio di idee e buona giornata!
suzuki71  31/01/2008 12:22:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie dei contributi e complimenti per la tua apertura mentale, è un sintomo inconfondibile di intelligenza. Comunque anche io rispetto i vostri punti di vista, forse sono stato un po' eccessivo nel giudizio, prorpio perchè mi riconosco molto nel protagonista, cerco di mettermi sempre in discussione e ritengo il cinema un prezioso aiuto all'apertura mentale e a "capire"... Ciao e a ribeccarci qui sopra... :-)
carla80  31/01/2008 11:12:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
....dimenticavo, non rientro proprio fra i tutti....sto provando a rielaborare la mia vita tenendola stretta fra i denti e spero di trovare l'equilibrio di cui parli...mi piace come ottica....
carla80  30/01/2008 22:07:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Scusami se mi permetto di risponderti ma i film Babel, Magnolia e Crash sono stati citati" per colpa mia" e non essendoti tanto chiaro il perchè mi sento in dovere di spiegartelo...non era ,solo, il paragone spicciolo che hai inteso, ma un modo per consigliarmi dei film che trattano la poliedricità e difficoltà dei rapporti interpersonali.
pivetes  30/01/2008 22:48:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma figurati. Quei tre film son piaciuti anche a me ma non li eleverei a capolavori assoluti (sono dei patinatissimi prodotti commerciali, e questo non è necessariamente negativo) nè mi sentirei di paragonarli a ITW essendo un genere completamente diverso. Se proprio ti volessi consigliare qualcosa su storie intrecciate ti direi America Oggi ma, ripeto, un paragone con ITW non avrebbe senso.
carla80  30/01/2008 23:46:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie per il consiglio...non c'è paragone con la storia di ITW...sottolineavo una riflessione nata dal film, vale a dire la non banalità dei rapporti fra le persone, come il non essere così scontata la condivisione della felicità, tutto qua senza nessuna grande pretesa...che intendi per intrecciate?
pivetes  31/01/2008 00:17:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bè tutti e quattro i film citati sono delle storie di persone che non si conoscono ma che in un modo o nell'altro si intersecano. Ecco perchè non riesco a paragonarle a ITW che, pur partendo da una situazione di conflitto di chris con la famiglia, col mondo, con se stesso, si indirizza sul percorso fatto da un ragazzo per trovare il senso (uno dei sensi) della vita. E in un mondo decisamente legato al materiale, all'effimero e alla soddisfazione di sè, avere il coraggio di provare a mollare tutto solo per capire che i rari momenti di felicità che riusciremo a cogliere ci appagheranno solo se li condividiamo con qualcuno non lo trovo nè banale nè scontato. Se poi il film è raccontato anche in quella maniera, allora il risultato è un capolavoro.
carla80  31/01/2008 01:12:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ti chiedevo di spiegarmi cosa intendessi per impicciato per capire se avevi capito(scusa il gioco di parole) cosa volessi dire, per il resto condivido quello che scrivi...ho preso spunto da un piccolo spezzone del film in cui lui dice , ovviamente sto parafrasando, che i rapporti non sono necessari per stare bene e che la felicità sta in tutte le cose...e propria dalla mia domanda sulla non banalità di questa frase sono venuti fuori gli altri film.Comunque anche in questo, anche se in secondo piano, si intrecciano la vite di diverse persone, ma giustamente non è il centro del film.
suzuki71  31/01/2008 09:59:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Per amore di verità, come capolavoro ho citato solo babel, per la fotografia, interpretazione, regia, musiche, tutto, come esempio di film che affronta il tema della incomunicabilità e di storie parallele che si intersecano.
quadruplo  30/01/2008 15:57:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Su alcuni punti mi trovo d'accordo che la decisione di Chris non siano state molto azzeccate.
Non tanto quella della donazione, che alla fine ha un suo scopo ben preciso, ma quella di bruciare i soldi (che gli sarebbero serviti subito dopo), oppure quella di lavorare in un burger king, simbolo di quella società che proprio lui disgustava.

Per quanto siano "errori di gioventù", sono comunque gesti autentici e non proprio comuni almeno nel nostro periodo).
Se poi il film non emoziona sarà anche una questione soggettiva però non mi sembra il caso di dire che questa sia un'opera commerciale.

La durata, il ritmo, il trattamento riservato agli oscar, la sua lunga gestazione: tutte caratteristiche che fanno pensare al contrario.
Invia una mail all'autore del commento Tempesta  30/01/2008 11:31:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Secondo me l'errore che si fa èguarde questo film èfermarsi sul fatto del ragazzo stufo della società e di tutto ciò che lo circonda,il messaggio è molto più profondo.
carla80  30/01/2008 22:10:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non so se hai risposto a me...comunque probabilmente hai ragione, anche se non ho capito bene cosa intendi, se lo scrivi esplicitamente ti rispondo meglio.
Invia una mail all'autore del commento Tempesta  30/01/2008 10:21:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Forse Penn ha voluto far vedere la sofferenza della famiglia ed altre situazioni(gurada il finale)proprio per mandare un messaggio diretto a tutti questi giovani che scappano di casa per trovare la propria felicità.MA la felicità si può condivIdere da soli??Credo proprio di no.Cmq ogni singolo individuo raccoglie emozioni diverse da pellicole del genere.Erano anni che non mi emozionavo così.
The Jack  02/11/2008 11:42:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Cosa apporta di nuovo? Credi che la ricerca (nel modo che si considera più adatto per se) non abbia senso? Credo che Alexander abbia trovato pezzi di verità più consistenti di molte altre persone. Credo che adattarsi per anni ad un mondo nomade e viverlo, nel bene e nel male, sia una sfida che il 99% delle persone dal **** flaccido non riescono nemmeno a prendere in considerazione.

Che poi possa portare a forme di illuminazione e beatitudine, così come a disperazione e morte, questa è una conseguenza del viaggio, della ricerca.. così come si raccoglie l'immenso quando lo porti dentro di te (e sei solo), così raccogli il dramma di non condividerlo.

Ritieni ovvio anche capire che il perdono porta l'amore o semplicemente troppo filosofico come concetto per un film? Non riesco a capire come fai a giudicare negativo un vecchietto (magari un po' stereotipato) che cerca di perdonare la sventura del suo passato per ritrovare un po' di serenità e in questo cerca di far capire al giovane che anche lui potrebbe provare a perdonare gli errori educativi dei suoi vecchi... e nel farlo troverebbe la felicità, forse pure la verità... non mi sembra così banale come passaggio.

La felicità non è nulla se non condivisa!! Tutti ci sono arrivati, dici, trann lui. No, non è per niente vero. Il fatto di passare una vita insieme o vivere delle gioie insieme non significa per forza condividerle... è questione di empatia profonda e di nuovo rabbrividisco al pensiero che per te sia una cosa scontata come l'acqua calda, perchè sempre nella tua vita, potresti crescere nella capacità di condividere le gioie altrui e nella capacità di esprimere la tua. Sempre: guarda Benigni o Jovanotti, sono due artisti che riescono ad esprimere nel loro parlare la loro gioia per la vita e credo che riescano a condivederla con molti altri, ma non è un traguardo per tutti, da quello che vedo.
In realtà le masse predominanti di individui cercano di mostrare la loro felicità per sentirsi realizzati, vivi, magari suscitare invidia.

Poi che senso ha mettere in discussione la coerenza di un personaggio per certi versi incoerente e combattuto, ma comunque realmente esistito?
Il fatto che tu consideri sbagliata la sua reazione alla realtà, non dovrebbe cambiare di una virgola l'opinione del film, in quanto non è una scelta registica o della sceneggiatura.. è semplicemente la storia che racconta.

Anche le guerre sono una reazione spesso sbagliata ad alcune realtà, eppure ci sono tanti capolavori sulle guerre, o su reazioni patologiche, non adattive.

Le ambientazioni e le musiche funzionano, molto bene, sono meditative, ispiranti, libere, se per questo le consideri commerciali, allora ogni mix che funziona può esserlo.

Se tu, infine ti immedesimi negli altri, beh allora un po' di empatia con il film l'hai avuta.
edo88  30/01/2008 19:43:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
[...] commercialissimo prodotto holliwoodiano [...]

Ok, capisco tutto...
suzuki71  31/01/2008 12:31:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La mia personalissima opinione è che temi comunque facili come 1)la voglia di scappare degli adolescenti, 2) paesaggi mozzafiato, 3)canzoni della conosciutissima band Pearl Jam 4) troppe frasi e situazioni alla Coelho tipo "la felicità esiste solo se condivisa" overo "dal perdono nasce l'amore ecc..." 5) inquadrature del protagonista come di un giovane Leonardo Di Caprio 6) varie ed eventuali... ebbene tutto questo può rivelare un film un po' furbetto, di facile presa. Un film molto poco profondo, perchè ci consegna un eroe "negativo" e dalle soluzioni intuitive, adolescenziali, facili, non razionali. Per me è un film leggero, nonostante o considerato l'intento, dipende dai punti di vista.
edo88  31/01/2008 17:32:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
I tuoi punti potrebbero anche essere fondati (e in parte li condivido), ma su questo film si può dire tutto (se si è sufficientemente informati) tranne che è un'operazione commerciale.
Lo dimostrano gli incassi (assai ridotti). Lo dimostra Penn che a sua volta non ha MAI dimostrato di essere uno legato ai soldi nei film che ha scelto di interpretare.
E poi...paesaggi mozzafiato...canzoni che vengono da artisti famosi...tema interessante...protagonisti alla DiCaprio in Titanic (anche Emile Hirsch è l'opposto) beh scusami tanto se un regista ci tiene a fare un bel film! ;)
Per quanto riguarda i primi piani, io li ho intesi MOLTO diversamente, anzi praticamente li ho visti in maniera opposta alla tua (vedi il mio commento).

Cioè..."commercialissimo prodotto holliwoodiano" io lo considero un "Transformers" o "Un'Impresa da Dio" (la commedia più costosa di ogni tempo) o "I Am Legend" o le grandi saghe come "Harry Potter" o "Spider-Man"...ma questo proprio no!
carla80  31/01/2008 16:10:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie per i complimentI che ricambio in pieno...forse i film rientrano in quella rielaborazione che ci fa godere della vita nel posto in cui viviamo e che ci fa evadere dalle tenaglie della quotidianeità?! Credo di si...help, Marzullo è in me.Basta sto rifacendo troppi voli pindarici...un'ultima domanda ma ti sei chiesto se il film ci vuole consegnare il personaggio negativo che tu leggi?!MAH...speriamo di "riscontrarci" presto nella discussioine di un nuovo film...ciao ciao..
suzuki71  02/02/2008 23:03:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Beh condivido quello che hai detto (magari marzullo avesse simili profondità) per me un film mi aiuta a vivere meglio la mia quotidianità, e a scorgervi bellezza.... alla prossima
suzuki71  02/02/2008 23:07:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
<I tuoi punti potrebbero anche essere fondati (e in parte li condivido), ma su questo film si può dire tutto (se si è sufficientemente informati) tranne che è un'operazione commerciale>
.....pero', sei entrato alla FNAC? Io ho visto pubblicizzato ovunque indovina quale film???? :-)

<E poi...paesaggi mozzafiato...canzoni che vengono da artisti famosi...tema interessante...protagonisti alla DiCaprio in Titanic (anche Emile Hirsch è l'opposto) beh scusami tanto se un regista ci tiene a fare un bel film! ;)>
Questo è vero, ognuno cerca di fare un bel film, ci riflettevo anche io, come biasimarli....

<Cioè..."commercialissimo prodotto holliwoodiano" io lo considero un "Transformers" o "Un'Impresa da Dio" (la commedia più costosa di ogni tempo) o "I Am Legend" o le grandi saghe come "Harry Potter" o "Spider-Man"...ma questo proprio no!>
Ovviamente la mia era una iperbole, forse un po' snob, lo ammetto, ma concordo...magari i film commercilai fossero così.....

Un saluto, grazie dell'attenzione.

edo88  10/02/2008 15:06:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
;)