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INTO THE WILD regia di Sean Penn

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ferro84     5 / 10  31/01/2008 01:47:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sarò severo ma non dovendo scrivere la recensione di questo film mi lascerò andare anche a critiche sui contenuti.

Into the wild è il solito prodotto formalmente perfetto ma che sostanzialmente cade nel deja vù.
E' come se Sean Penn oranizzasse una grande cena, imbandendo una tavola stupenda, con posate in argento e musica di sottofondo per poi rifilarci gli avanzi del giorno prima!
Non è che la "fuga verso la natura" sia un tema attuale, il rapporto fra civilità e stato di natura è stato la base della filosofia politica del 700 e se il film vuole analizzare questo rapporto, allora possiamo dire che funziona ma che risulta decisamente anacronistico.

Se invece il compito è di descrivere questo ragazzo allora le pecche diventano notevoli.
Se Christopher McCandless è quello racconto da Sean Penn, c'è qualcosa che non mi torna, quello che sorprende di un ragazzo socievole e di belle speranze non è tanto il fatto che scelga di andare a vivere in mezzo alla natura, piuttosto è la scelta della assoluta solitudine a lasciare perplessi.
Insomma il personaggio raccontato da Penn non è credibile, non ha segni particolari, non risulta la sua eccentricità, il film descrive bene la sua psicologia ma il personaggio che ci compare sullo schermo non sembra quello che ci viene raccontato.
E la colpa non è del notevole Emilie Hirtsh, piuttosto della regia che cerca in tutti i modi di accattivarsi la simpatia del pubblico.

Insomma più che un uomo che vuole fuggire dalla civiltà mi sembra un incosciente che si lascia morire per non dare questa sensazione e la natura dovrebbe essere uno sfondo,e la base i tormenti interirori.
Invece Penn sottolinea molto il rapporto con la natura, quasi patteggia per il suo personaggio ma così ne snatura la sua vera essenza e lo rende solo come un EGOISTA, VENDICATIVO INCOSCIENTE, perchè quello che appare sul grande schermo è solo un ragazzino viziato che vuole far soffrire la sua famiglia (NA TELEFONATA SE PUTEV FA!) incapace di trovare un equilibrio con la natura che alla fine lo vince.

Insomma mentre il film funziona ,anche se un pò troppo lungo e a tratti le abbondanti citazioni poetiche lo rendono un pò stucchevole, il profilo contenutistico e alquanto discutibile e Sean Penn non prende la giusta distanza dal protagonista, forse troppo impegnato a riprendere i paesaggi mozzafiato e a scegliere le splendide musiche di sottofondo.
Mi trovo d'accordo con l'Accademy di cui questa volta ho condiviso le scelte.
bellin1  04/02/2008 20:39:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
esatto ferro..esatto..da come è stato descritto nel film ..questo ragazzo è piu un eroe o piu un incosciente??
edo88  05/02/2008 00:57:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Perché, se è un incosciente non va bene?

Chris McCandless è tutto tranne un eroe.

E' un ragazzo che si accorge troppo tardi del suo errore e spreca una sensibilità e un'ideologia rarissime.
ferro84  06/02/2008 13:58:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Si va benissimo ma basta chiarirlo
ferro84  31/01/2008 11:54:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma quando dice alla ragazza arrapata "quando vuoi qualcosa allunga la mano e prendila" è una doppio senso o una battuta involontaria :D?
quadruplo  31/01/2008 12:30:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
battuta volontaria..o almeno tutta la sala l'ha intesa cosi, vista la risata generale
ferro84  31/01/2008 17:07:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E lei che pensava che bastasse aprire le gambe.
martina74  31/01/2008 13:15:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
.... mossa che tra l'altro ha dimostrato di non funzionare, dato che lui l'ha lasciata a bocca asciutta.
quadruplo  31/01/2008 13:19:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
perchè lei non ha accolto..o forse l'avrebbe lasciata a bocca asciutta in ogni caso..
questa sua astinenza da asceta è la cosa meno convincente del film
Pasionaria  31/01/2008 14:40:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Rispetto totalmente il tuo giudizio, ma tu nella tua vita non hai mai conosciuto persone protese pervicacemente a realizzare i propri ideali? Chiamiamoli pure utopie, va.
Guarda che ci sono, poche, ma esistono e di solito vengono considerate degli ******* perchè lasciano dietro loro una lunga scia di dolore.
ferro84  31/01/2008 17:13:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Si ma la sua deliberata volontà di fare soffrire i genitori senza mandare nemmeno una cartolina, fa capire chiaramente che la sua non è una scelta serena, fino poi al lasciarsi morire.
L'uomo diventa stanziale quando inventò l'agricoltura, se ti nutri di caccia necessariamente dovrai essere "nomade".
Non credo che che il fiume sia stato in piena per mesi e anche ammesso che fosse stato così, il "magic bus" non stava su un'isola quindi zaino in spalla doveva andarsene da qualche altra parte.
Io credo che c'era in lui un grande istinto autolesionista, tipico di figli in rapporti conflittuali con la madre (o il padre) nella realtà questo tizio doveva essere un misantropo, un tipo con caratteri quantomeno eccentrici, Penn ci presenta una persona troppo CONVENZIONALE.

Il problema è che è tratto da una storia vera e me che il personaggio del film sia quello della realtà proprio non mi convince
The Jack  04/02/2008 12:20:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Convenzionale in cosa? Nel non esserlo?

Scelta serena?
Un 23 enne, sensibile ed esistenzialista, con i genitori che si menano e cercano il divorzio, secondo te dovrebbe fare una scelta serena?

I suoi vogliono regalargli un'auto nuova. Il loro modo di rimediare, di amarlo. Lui non li capisce e la rifiuta.
Se fosse stato "illuminato" avrebbe capito i suoi, giustificato i loro comportamenti e accettato serenamente il regalo.
Ma non è sereno... è inquieto. Sta male.
Legge e sta male e il viaggio non è consapevolezza di come si deve vivere, ma ricerca di come si potrebbe vivere, di qualcosa di diverso, qualsiasi cosa purchè diversa dall'egoismo e dall'ostilità in cui vivono i suoi genitori.

Poi il viaggio contiene tutto e le vie per cambiare scelte, pensieri e stati d'animo sono infinite...

... io me lo immagino molto più solo e sofferente di quanto non si è visto nel film... ma più di tutto, orgoglioso.

Di sicuro non saprei dire di convenzionale che cos'ha questo ragazzo. Nemmeno la sua sessualità è convenzionale.

E poi dice una cosa della felicità che da sola giustifica tutta la sua esistenza e tutta la pellicola.
Invia una mail all'autore del commento mimmot  31/01/2008 19:39:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ferro, non giudicare le persone secondo i tuoi canoni; le sfumature dell'animo umano sono molteplici e hanno innumerevoli sfaccettature, non sempre comprensibili ma sicuramente sempre rispettabili.
E poi mi dici perchè doveva farsi vivo con la famiglia se era proprio dalla famiglia (intesa non come entità istituzionalizata ma come portatrice di valori svuotati dal consumismo e dall'effimero) che voleva fuggire?
ferro84  01/02/2008 00:23:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Allora se non è come dico io perchè dovrebbe essere come dici tu?
Il punto è che non hai torto ma ho elementi validi anche io per portare acqua al mio mulino, hai perfettamente ragione quando dici che devo cercare di calarmi in altri punti di vista, ma non è questo rilevante e rilevante che COME GIUSTAMENTE DICI siamo in presenza di un personaggio estremamente complesso che secondo me rischia di essere banalizzato.

L'errore di Sean Penn, per me, è che si è schierato pensando che Chris fosse una sorta di eroe sessantottino spingendo sull'effetto nostalgia.
Per me invece questo Chris era un ragazzo con dei problemi.
Quando un film non mi è piaciuto metto 4, il 5 è quando sono perplesso, un grande film d'autore è quello che non prende posizioni ma lascia le conclusioni allo spettatore, qui le conclusioni le trae lui, Penn è perdutamente innamorato di questo personaggio e nel film si vede troppo.
Invia una mail all'autore del commento mimmot  01/02/2008 18:38:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma perchè è così!
Perchè ci sono persone che vogliono vivere secondo le loro idee, perchè ci sono persone che vogliono provare a se stessi di essere in grado di farcela da soli, perchè ci sono persone che amano l'avventura, perchè ci sono persone che fanno la traversata atlantica in solitudine, perchè ci sono persone che scalano le montagne dal versante più disagevole, perchè ci sono persone che corrono su una F1 a 300 km all'ora, perchè ci sono persone che amano vedere il mondo da un'altra prospettiva.
E non siamo certo nè io e nè tu a poter dire se quella è una persona autentica o una persona con dei problemi.
ferro84  02/02/2008 13:16:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
mimmot un conto è l'avventura un altro l'incoscienza
peter-ray  24/01/2009 21:30:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
stavolta però non mi trovo d'accordo.
In sintesi mi trovo d'accordo con ciò che ha scritto the jack.
Vedendo il film dell'effetto "eroe" non c'è traccia alcuna
ferro84  25/01/2009 19:21:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
... io me lo immagino molto più solo e sofferente di quanto non si è visto nel film... ma più di tutto, orgoglioso.

Oh guarda Jack dice questa cosa come per dire "bhè forse il film qui poteva essere più incisivo" e non volendo centra in pieno il mio pensiero e quello che non mi fa entusiasmare di into the wild.

L'approssimazione del protagonista, lo sguardo di Sean Penn non è sul ragazzo, gli interessa quello che fa e lo esalta e lo modifica pur di rilanciare ideali sessantottini, rispettabili, ma certamente nè innovativi nè condivisibili
amoreblu  04/02/2008 18:01:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nella comprensione ti sei fermato all'inizio della storia dove effettivamente il ragazzo (con la vita "agiata" - almeno dal punto di vista economico - )pare un po' viziato e/o sconsiderato. Guarda con più attenzione la seconda parte e vedrai che cambierai opinione
edo88  05/02/2008 00:57:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
concordo
ForrestGump88  02/02/2008 18:53:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma l'hai visto il finale del film, quando il ragazzo capisce che la vera felicità và convissuta con un'altra persona. Lui cerca nel viaggio non la solitudine ma una risposta alle sue tante domanda sulla vita, lui vede l'infelicità dei suoi genitori che pur avendo un buon lavoro e dei figli che stanno bene non riescono a trovare pace, lui con quel viaggio vuole cambiare il suo futuro, fuggire dalla società consumista e vivere come un sessere umano. Alla fine trova la risposta e riesce a perdonare i suoi genitori.
TI CONSIGLIO VIVAMENTE DI RIVEDERLO IL FILM PER CAPIRLO VERAMENTE
edo88  31/01/2008 17:49:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Acadamy"
edo88  31/01/2008 17:50:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ce la possiamo fare..."ACADEMY" ;)
ferro84  01/02/2008 00:24:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
No ti correggo la tua correzione io ho detto aCCademy HO MESSO DUE C l'ho italianizzato a questo punto bastava che ci mettevo una IA :D
edo88  02/02/2008 02:38:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ah...salvato in corner :D
Zero00  03/03/2010 11:46:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ferro hai provato a rivedere il film? Se l'hai fatto hai cambiato opinione?
ferro84  05/03/2010 14:00:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
No non l'ho rivisto però non penso di cambiare opinione :)

Guarda Zero questo è un film a tesi, posso anche cambiare idea e condividere questa tesi, mi sta bene però di fondo di questo Christopher McCandless a Sean Penn non interessa nulla, interessa solo quello che ha fatto e quello che rappresenta.

A me invece interessa proprio lui e lui non è come ce l'ha presentato Penn, perchè non mi ritrovo.
Potresti dirmi che non è importante, che importante è ciò che il film ha voluto dire, però la cosa continua a non bastarmi :)
Zero00  05/03/2010 17:38:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ovvio, ho capito che il tuo non è un appunto stilistico ma "filosofico", anzi "concettuale". Io però ti consiglio di rivederlo, magari a tempo perso ;)