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INTO THE WILD regia di Sean Penn

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PaulTemplar     10 / 10  22/02/2008 12:49:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Una laurea conseguita brillantemente,due genitori della buona borghesia,un futuro spalancato con tanto di auto nuova e la possibilità di andare ad Oxford per un master.
La vita di Christopher McCandless sembra regolata sugli standard della middle class americana:successo,denaro,un'equazione sempre valida,ad ogni latitudine del mondo.
Ma Chris sente come un peso i valori luccicanti e sfavillanti della società e della sua famiglia.
E' insofferente alle lusinghe e alle sirene del consumismo.
Così un giorno pianta tutto,rinuncia a qualsiasi orpello della società civile,ad eccezione di un fucile e di poco altro,e se ne va in giro per l'America.
Nel suo viaggio incontrerà luoghi e persone,cercherà punti di contatto con gente che vive in altre realtà,ma non solo.
Il suo sarà un viaggio interiore alla scoperta del vero io,alla scoperta di una natura selvaggia,alla scoperta di tutto ciò che la vita sociale,vissuta ad alta velocità,impedisce di guardare.
Alex Supertramp,come si farà in seguito chiamare,rinuncia allo sfavillante mondo del consumismo per vivere una vita difficile,sulle orme degli antichi pionieri,in una realtà fatta di vita selvaggia e di natura ostile,di larghi spazi solitari e di paesaggi dalla bellezza incontaminata,pura.
Le tematiche affrontate dal film di Sean Penn sono tante,e fanno riflettere sulla libertà,sulla condivisione,sull'egoismo,sul vero significato della parola generosità.
Un film che parla al cuore,attraverso immagini struggenti di una natura orgogliosamente bella e crudele,in cui la figura umana finisce per assumere solo valenza di contorno,di comprimarietà.
Accompagnati dalle note spettacolose della colonna sonora di Eddie Vedder,modulate ora in malinconia allo stato puro,ora in stile country,ora ancora in un crescendo rossininano,assistiamo alla metamorfosi di un giovane che cerca la sua dimensione più autentica,più vera di essere umano.
Chris-Alex è la sfida a se stessi,è la sfida all'ignoto,è un nuovo modo di concepire la libertà.
E' soprattutto il rifiuto di una società conformista,malata nelle fondamenta;è il sogno idealizzato di vivere fuori dagli schemi,in perfetta solitudine,una rottura degli schemi classici e dell'american way of life.
Se di Chris in fondo capiamo poco,perché le motivazioni possono non appartenerci,capiamo molto di quello che man mano andrà ad incontrare.
E il viaggio di Chris diventa la metafora di esistenze umane vissute all'ombra delle grandi metropoli,o strette più semplicemente in gabbie più o meno dorate dalle quali è difficile fuggire.
Annientati dai falsi miti del progresso,gli umani annaspano in cerca di un centro di gravità permanente,senza però riuscire,volontariamente o no,a trovarlo.
Sean Penn riduce per lo schermo lo splendido libro di Jon Krakauer, Nelle terre Estreme,traendone un film memorabile.
A parte la splendida fotografia,aiutata da una location in posti selvaggi e conseguentemente assolutamente unici,riesce a girare con sobrietà e stile un film tecnicamente perfetto,un autentico capolavoro della cinematografia moderna.
Capita raramente di trovare un film in cui tutte le componenti si armonizzino e si amalgamino in maniera così precisa,chirurgica.
Penn ci riesce,consegnando alla cinematografia un'opera che resterà negli annali.
Emile Hirsch è Chris,un personaggio che sembra cucito sulla pelle del giovane attore;bene Hurt e gli altri del film.
E attendiamo il giusto riconoscimento degli Oscar ad un film davvero memorabile.
LEMING  22/02/2008 13:13:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ti sembrerà incredibile ma ne il film ne il regista, è tra le nomination.
Assolutamente scandaloso.
Lemming
pier(pa)  24/02/2008 12:53:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Complimenti, un bellissimo commento.