caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

LA ZONA regia di Rodrigo Plā

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Invia una mail all'autore del commento kowalsky     8½ / 10  22/08/2008 12:17:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Quanti ne esistono, di registi al mondo capaci di farti volare il capo, di lordare tutta la iettitudine umana, e a questi livelli? Complessivamente non pių di 15, ma degni di questa innovazione stilistica e formale, non pių di cinque: mi ha ricordato Rodriguez.
Si dice "zona" e sembra di vivere tra Kafka e Ray Bradbury. Cos'č un film di fantascienza? Tutt'altro ma ne conserva lo stridente disagio... veramente occorre una certa tempra per non uscire dal cinema con la voglia di uccidere il primo essere umano (?) che ti capėta a tiro...

- "Che hai detto?"
- "Ho detto: quanti soldi vuoi per toglierti dai c.o.g.l.i.o.n.i?"
- "Pių di quanto tu puoi offrire"

"La zona", scrivetelo, tenetelo in mente, registratelo, č il film pių sconvolgente dell'anno, e forma - con il barbiere di Burton e il Divo Giulio di Sorrentino (...e i Coen e Shyamalan e Techinč) un perfetto trittico di un'indimenticabile stagione cinematografica.
Poi, razionalmente il cerchio si chiude: sull'agglomerato urbano, splendidamente fotografato, sull'anarchia di una "normalitā" che sembra uscita da Stephen King o Landsdale, una "comunidad" di poliziotti corrotti e padri meschini (e uno sbirro, uno solo, schifosamente "quasi" onesto), su ragazzini braccati da ronde che vivono "oltre il muro" (non proprio padano, ma č lecito non illudersi), sulla proprietā e sul furto.
Un film potente vitale distruttivo durissimo: c'č una voglia enorme di alzarsi in piedi ed "entrare" nell'azione del film, solo per fare piazza pulita delle ingiustizie che si vedono.

Davvero, non credo che molti sapranno restituirmi qualcosa di cosė insolito (perchč č un ben strano film anche per come č girato), doloroso, tenero e al tempo stesso "disturbante".
Unico difetto: la recitazione, spesso un pō troppo enfatica o monocorde.
Mi restera' impresso nella memoria quel "si chiamava Miguel" espiazione e anarchia di un mondo alla deriva.
Non commettete il "crimine" di perdere un film cosė