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IL PETROLIERE regia di Paul Thomas Anderson

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Invia una mail all'autore del commento matteo200486     8 / 10  15/09/2008 12:23:16 » Rispondi
“Io sono un falso profeta, e dio è una superstizione”

Dopo, a mio parere buono Ubriaco d'Amore, a distanza di 5 anni, Paul Thomas Anderson torna con il suo ultimo ottimo film, ossia il Petroliere, storia tratta dal romanzo Petrolio! di Upton Sinclair.
There Will Be Blood (i titoli originali sono sempre i più belli!) è un'opera sentita e complessa che Anderson gestisce nel migliore dei modi.
La storia e le vicende hanno come epicentro Daniel Plainview e in particolare la morale e la deriva psicofisica di questo cercatore di petrolio ed ex minatore. Quindi era inevitabile trovare un grande attore che si sobbarcasse il compito di interpretare il difficile ruolo di protagonista assoluto e un'interpretazione estremamente complessa da realizzare. Ed ecco Daniel Day Lewis. Già premio oscar nel 1990 per l'interpretazione di Il Mio Piede Sinistro di Sheridan. Scelta azzeccatissima che porterà l'attore irlandese alla seconda statuetta e ad una interpretazione incredibile.
Il film è molto bello, a mio parere, con alcuni punti un poco lenti ma nel complesso molto interessante.
Certo ha tutte le caratteristiche del kolossal americano con una fotografia da urlo (Robert Elswit vincitore anch'egli del premio oscar), ottimi costumi, grandi ambienti e scenografie ed ottima regia.
Pecca forse nel ritmo ma senza ombra di dubbio questo film verrà ricordato per l'interpretazione di Lewis, sentita ed emozionante. Il personaggio e la psicologia di Daniel Plainview sono resi perfettamente ed anche l'evoluzione del personaggio stesso è meravigliosa.
Per concludere un bel film, anzi ottimo ma rimane quella sensazione che Anderson ha perso l'occasione per sfornare un vero capolavoro.

“Io vedo il peggio delle persone. Mi basta uno sguardo per sapere come sono. Io voglio comandare e mai, mai spiegarmi. Ho costruito il mio odio negli anni, a poco a poco”