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IL PETROLIERE regia di Paul Thomas Anderson

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elio91     8 / 10  19/09/2010 16:25:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Avidità e potere in questo ottimo film di Anderson,forse il suo più riuscito insieme al corale Magnolia.
Registicamente è la prova della maturità: Anderson ha sviluppato uno stile tutto suo che se prima si rifaceva a maestri come Altman e Scorsese adesso diventa personalissimo. In un certo senso Il petroliere potrebbe anche scontentare chi si aspetta di vedere un'opera imponente e con un certo ritmo; non che non sia colossale e anche spettacolare in molte sue componenti ma non è scritto per ingraziarsi il pubblico,il ritmo è personale e lento.
Non è una saga familiare epica come si potrebbe pensare poiché segue costantemente il petroliere Daniel (un Day-Lewis immenso come suo solito),un carattere ambiguo,avido,misantropo all'eccesso ma anche ambiguo fino alla fine. C'è un ritratto di un America che comincia la corsa capitalistica col petrolio e con la religione. Seguendo il protagonista per tutta la sua durata senza mai separarsene,lo stesso film diventa freddo e implacabile,pure destabilizzante.
Questo è il difetto e al contempo il pregio più grande di There will be blood: dare una profondità e un ritratto inquietante e superbo del petroliere Daniel tralasciando tutto il resto proprio come il protagonista fa nella sua scalata al successo. Senza legami di sangue,senza conoscere mai veramente a fondo i suoi pensieri e i suoi legami affettivi,senza una donna: in lui tutto concorre solo per compiere affari con l'oro nero,non riusciamo mai a comprendere fino in fondo quanto la sua misantropia e il suo odio sia sviluppato e se tocchi tutti quelli che conosce o salvi qualcuno. Il finale non è esplicativo sotto questo senso,da ancora più domande e inquieta ancora di più per la sfrenata violenza e alienazione di quest'uomo potente.
Ovviamente ci sono scene potentissime visivamente come quella del pozzo di petrolio in fiamme,ma anche l'incipit muto e gli ultimi quindici,agghiaccianti minuti.