Chiudi finestraJOHN RAMBO regia di Sylvester Stallone
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123roy 
8 / 10 13/03/2008 16:10:20
» RispondiEmbè, stiamo ancora a criticare Johnny? Un film che spacca, come il suo protagonista. Inutile paragonarlo con i primi, con le varie guerre psicologiche e introspettive. All'epoca aveva neanche 30 anni e era appena tornato dal Vietnam. Adeso ne ha 60 e vuole solo che nessuno gli scassi i maroni, ma purtroppo per lui è cosdi famoso che gli americano lo rintracciano anche se si nasconde in cuIo al mondo e quindi non gli resta che rimboccarsi le maniche e aiutare i poveretti di turno e uccidere i cattivoni. Che volete, il signorino è un soldato...
SPOILER
Max78 13/03/2008 17:38:22 » Rispondiahahah già già , è tutto vero ;P
kowalsky 15/03/2008 00:54:31 » RispondiIo trovo molto grave che un film come questo abbia una media tanto alta... ma è un parere personale
Max78 15/03/2008 15:30:50 » Rispondicosa c'è di tanto grave? alla fine ha una media di 7.30 non mi pare un film da buttare , certo il primo rambo è un'altra cosa , ma anche questo non è male......
se poi ti riferisci al messaggio che un film del genere può portare , bè in questo caso non concorderei ugualmente,
secondo mè dobbiamo un pò scrollarci di dosso certe ipocrisie , ormai siamo nel 2008, siamo tutti in grado di farci un parere personale su quel che ci circonda , credo che l'importante sia evitare di far vedere questo tipo di film ai bambini piccoli....
wega 15/03/2008 19:16:38 » Rispondima come, non è un capolavoro? allora tegame non c'è con la testa..
kowalsky 19/03/2008 22:40:52 » RispondiSono io che sono prevenuto, scusate... per strane ragioni non vedo l'ora di vederlo, anche se ormai me lo faccio scaricare... è probabile che sia come dicono il testamento di un certo universo che non ho mai capito
123roy 20/03/2008 14:05:18 » RispondiNon so se sia il testamento di quell'universo che dici tu, ma proprio perchè si tratta di un'altro universo (solo uno dei tanti, non uno diverso da quello normale) non c'è da partire prevenuti. La cosa che salta più all'occhio è senz'altro la violenza, ma basta semplicemente guardarla dal lato giusto (non nel senso che bisogna spegnere il cervello e stare a guardare...) e capire che alla fine è solo una degna conclusione con i botti della carriera bellico-cinematografica del soldato John J. Rambo.