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JUMPER regia di Doug Liman

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simonssj     5 / 10  29/02/2008 22:52:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ho amato la saga di Spider-Man, ho apprezzato quelli dei Fantastici 4, il genere mi piace anche se c'è il pericolo enorme che, se non è ben curato, il prodotto finale sia qualcosa a metà tra l'assurdo e lo scialbo: è il caso di Jumper, pellicola di Doug Liman, già regista del buonissimo Bourne Identity e di Mr e Mrs Smith (non buonissimo, anzi); alla terza pellicola di spessore internazionale Liman stecca e ci propina un filmetto che predilige il continuo cambio di scenario al coinvolgimento emotivo dello spettatore nelle vicende dei personaggi. Il super-protagonista di turno è Daniel (un Christensen appena sufficente), ragazzo dotato della capacità di teletrasporto, che utilizza la sua particolare abilità per scappare dalla sua vita grama e crearsene un'altra col frutto delle sue smaterializzanti rapine in banca. Jackson (in una delle sue prove peggiori) è il capo di una setta pseudogovernativa che corre dietro a lui e ai suoi simili, in un'estenuante caccia al mostro che va avanti da secoli. I difetti della pellicola sono tanti, ne cito 2 solo per iniziare da qualche parte: 1) Montaggio: gli scenari sono obiettivamente tanti (New York, Tokio, Egitto, Roma, diversi interni), e nel film spesso i personaggi si ritrovano a rivisitare questi luoghi, in cui le scene sono state ovviamente girate tutte in una volta: prima tutte quelle a New York, poi tutte quelle a Roma e così via. Così può capitare che un collega-jumper del protagonista si smaterializzi da Roma a casa sua, Christensen gli vada dietro e questo personaggio gli chieda: "che ci fai tu qui?". Ma come, a uno con cui hai parlato fino a mezzo secondo (preciso!) prima non chiedi che ci fai qui, gli chiedi "perchè mi hai seguito?" o roba del genere. Ma magari sbaglio...
2) assoluta mancanza di caratterizzazione dei personaggi a favore dell'azione. Io, vi giuro, non sapevo da che parte stare, per come il protagonista non mi sia entrato in simpatia e Jackson abbia fatto poco o niente per apparirmi spietato e terribile.