Jolly Roger 7 / 10 25/05/2014 11:14:44 » Rispondi "L'esperienza è una maestra molto severa. Prima ti fa il test. E poi capisci la lezione".
Prolungare la vita del killer John Kramer e fargli fare anche un quarto capitolo sarebbe stato il primo caso di accanimento terapeutico cinematografico. Malgrado ciò, è chiaro fin da subito che John fa più danni da morto di quanti ne faceva da vivo. Sono talmente tanti i rimandi al terzo capitolo che sembra quasi che il 3 e il 4 siano stati concepiti insieme, davvero geniale il modo in cui essi sono collegati. Perciò, se passa troppo tempo tra la visione del terzo e del quarto film, si rischia di capirci poco. L'intreccio di SAW 4 è esagerato e confuso. Diciamo anzi che SAW 4 è di gran lunga il capitolo più incasinato della serie e ciò lo rende abbastanza difficile da masticare. Le vicende si alternano ad un ritmo più veloce di quello che la mia attenzione era disposta a tributare a personaggi che, prima, erano soltanto comprimari e ora si trovano ad essere protagonisti di una cosa più grande di quel che la loro semplice caratterizzazione riesca ad sostenere. Tuttavia, il film regge. E regge proprio e sempre grazie a lui, L'Enigmista, John Kramer. Si vedono infatti una serie di flash back del passato della vita dell'Enigmista che rendono la visione del film davvero piacevole: le origine del suo odio, la fine del suo matrimonio, la mancata paternità … tutte scene davvero interessanti, che ci spiegano meglio alcuni aspetti della sua personalità e, in parte, le sue motivazioni. Il dialogo da ricordare: Vittima: "Sei stato tu che mi hai ridotto così?" Enigmista: "No. Sei stato TU!"