caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

IL MESSIA DEL DIAVOLO regia di Willard Huyck, Gloria Katz

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
dobel     2½ / 10  23/10/2009 15:26:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un altro esempio di ridicolaggine anni settanta. Non so perché ma io comincio a ridere (quando non mi addormento) all'inizio e finisco al termine del film.
Sicuramente si tratta di un'opera che ha qualche attrattiva, ma sinceramente mi sfugge completamente. Lo squallore si attacca alla pelle ed evidentemente è un effetto cercato, ma viene il dubbio che lo squallore che lo spettatore avverte sia causato più dalla povertà ostentata dei mezzi che non da una poetica ben precisa. Non so!... Rimango molto incerto... Se la pellicola vuole essere grottesca allora, forse qualche pregio lo ha. Ma se vuole spaventare... spaventa solamente la sua miseria.
barbuti75  24/08/2010 19:58:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Caro amico, la povertà dei mezzi c'è sicuramente e sei anche stato sfortunato nell'edizione come ho scritto nel mio commento. Purtroppo la pessima qualità del dvd toglierebbe la voglia a chiunque di proseguire nella visione. Comunque il prodotto è parte di un filone molto in voga nei seventies che abbiamo già appurato insieme non essere parte del tuo gusto personale. Con stima e affetto :-)
dobel  25/08/2010 10:31:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Caro amico, sappiamo entrambi che la povertà dei mezzi non determina la bellezza di un prodotto, ché, altrimenti, sarebbero da buttare anche quasi tutti i film di Corman nonché i primi capolavori di Hellman. E' che la povertà dei mezzi a cui alludo qui è povertà di fantasia, di originalità, di interesse visivo... La povertà che qui si manifesta è povertà di talento, purtroppo.
Sai benissimo che adoro i seventies... ma, così come adoro il melodramma italiano senza per questo dover ritenere che 'I cavalieri di Ekebù' di Zandonai sia una grande opera, posso adorare i seventies senza dover ritenere un prodotto riuscito questa cloaca di pellicola. Con altrettanta stima e affetto.
barbuti75  25/08/2010 17:15:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Diciamo che tu hai "letto" a modo tuo questa povertà di mezzi come incapacità... Scrivi correttamente che Corman ha utilizzato mezzi forse ancora più infimi ottenendo risultati sorprendenti.
Qui penso tu alluda a quelle situazioni che si vengono a creare tra regista e spettatore...credo che possa in questo senso mancare un certo feeling, che infatti penalizza la pellicola.
I primi film di Hellman (sai quanto io adori "Le colline blu"!!! Capolavoro!!!) sono veramente girati con pochi soldi, ma credo che più che alla bravura del regista in se, un plauso vada fatto agli attori...
Quindi Se fra Hellman e Huyck per me il conto è pari, tra gli attori di Hellman e quelli di Huyck c'è un abisso...
Ti immagini un Nicholson o un Hoffman a fare la parte del ragazzo che aiuta la figlia del professore invece che quel povero jellato scelto al supermercato??? In questo credo tu possa solo concordare che se ci fosse stato un attore all'altezza, la pellicola non ti sarebbe risultata così indigesta. :-)
A proposito...I cavalieri di Ekebù è un capolavoro...ovviamente mi riferisco al film con la Garbo e non all'opera del buon Zandonai.
dobel  25/08/2010 23:03:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sono d'accordo in tutto: comunque, ahimè, i film vengono fatti anche dagli attori... non riesco a scindere le due cose. La regia, la recitazione, la scenografia, la fotografia, la musica... tutto fa parte di un insieme che se viene a mancare penalizza il risultato finale enormemente. Ed è per questo che credo che la bellezza de' 'Le colline blu' vada ascritta allo stesso modo anche al regista oltre che agli interpreti. Se un regista è veramente tale fa recitare i sassi: ricordiamoci di un certo De Sica... Magari se al posto di Huyck ci fosse stato Hellman, chi lo sa...