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IL MESSIA DEL DIAVOLO regia di Willard Huyck, Gloria Katz

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7 / 10  30/09/2013 10:50:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Le atmosfere opprimenti fanno dimenticare in fretta le lacune di una sceneggiatura tutt'altro che irreprensibile, "Il messia del diavolo" è oggetto anomalo, deficitario sotto alcuni aspetti ma complessivamente interessante, capace di generare curiosità attraverso uno svolgimento dall'andamento lento ed ossessivo.
La vicenda si svolge in una funerea cittadina costiera dove la bella Arletty (Marianna Hill) si reca per avere notizie del padre col quale non riesce a comunicare da tempo.
Si troverà prigioniera di un luogo terrificante, con buona parte della popolazione tramutata in un'orda omicida dagli appetiti antropofagi. Il modello di riferimento è quello dello zombie, anche se le differenze rispetto a quelli Romeriani sono evidenti: non vi è un significativo deperimento fisico, inoltre a distinguerli è la devozione con cui essi attendono la venuta di un sinistro Messia.
In realtà le analogie col grande George A. comunque non sono totalmente assenti, ravvisabili nel voler celare sotto l'impronta orrorifica aspetti socio-politici non banali e nello specifico riguardanti il totale asservimento verso il consumismo, ovvero la divinità per eccellenza dei tempi moderni.
Non ci sono scene violentemente esplicite, si alimentano invece sensazioni disturbanti accentuate da scene clou come quella del supermercato o del cinema. Semplicemente fantastiche le scenografie surreali degli interni.
Purtroppo poco visto è un film imperfetto ma profondamente fuori dagli schemi, psichedelico ed inquietante nel saper addentrasi con avvolgente cupezza in una dimensione da incubo.