Leonard Shelby 7 / 10 13/09/2010 04:28:41 » Rispondi Questo film riabilita parzialmente ai miei occhi Joel Schumacher e mi regala una grande interpretazione di Michael Douglas, attore che non ho mai amato. Un Douglas è l'assoluta protagonista nel ruolo di uomo qualunque che, in giorno qualunque, decide di ribellarsi alle piccole o grandi ingiustizie che il mondo gli (o ci) riserva. Si eleva quindi a giustiziere, scatenando la propria frustrazione verso tutto e tutti coloro gli si pongano davanti ostacolando il suo obiettivo.
Rivedere l'amata figlia, da cui deve stare lontano per legge senza un reale motivo.
Ci si chiede ripetutamente da che parte stare e la risposta è dalla parte di D-Fens, che reagisce come ognuno di noi sognerebbe di fare almeno una volta nella vita.
Difficile scegliere la scena più bella fra la distruzione del negozio del coreano, le mazzulate agli ispanici o la scenata al fast-food... Si sta dalla sua parte fino al punto di non-ritorno, l'omicidio. Punto in cui il fine non giustifica più i mezzi e la follia domina completamente il protagonista.
In contrapposizione c'è l'odioso Pendergrast, detective in via di pensionamento che reagisce con calma e pacatezza ad ogni situazione. Un personaggio che non ispira minimamente simpatia e che si rivela dimenticabile quanto il suo moralismo. Di detective sulla via della pensione ho visto di meglio...
Il film è godibilissimo, nonostante sia evidente che il ritmo della prima parte subisca una frenata, che coincide con l'aumentare progressivo dello spazio dedicato al personaggio di Duvall. Non male la resa dei conti finale, anche se l'epilogo lascia un pò l'amaro in bocca.