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UN GIORNO DI ORDINARIA FOLLIA regia di Joel Schumacher

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Spotify     7 / 10  30/12/2015 19:17:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Uno dei cult con Michael Douglas. E' un buonissimo thriller di chiara denuncia sociale, a volte sfocia nel grottesco, come giusto che sia e in generale si tende a rappresentare una classica giornata tipo di ognuno di noi che per un motivo o per un'altro si trasforma in un odissea di violenza a causa della nostra stessa vita che comincia ad andare a rotoli. Schumacher vuole proprio farci vedere come anche l'uomo medio, il più classico degli uomini in borghese può impazzire da un momento all'altro, e quindi abbattere questo stereotipo, nonostante noi pensiamo non possa mai accadere. In realtà il nostro Bill è solo una vittima del sistema, e non il carnefice, si ribella contro tutte quelle istituzioni che ormai hanno reso schiavi tutti i cittadini. Ad esempio, chi non ha mai rosicato per i panini del fast food che nel riquadro sembrano belli grossi e compatti quando in realtà sono tutt'altro? L'obiettivo primario del regista era quindi quello di condannare l'intero sistema capitalista e consumista attraverso una trama all'apparenza semplice, e ci riesce davvero bene sapendo amalgamare benissimo il tutto e inserendoci (come giusto che sia) una notevole dose di humor nero. L'interpretazione di Michael Douglas è strepitosa, devo dire che non è un attore di cui vado pazzo, però qui fa davvero un lavoro coi fiocchi. Riesce ad essere cattivo pur non essendo di indole malvagia, infatti in diversi punti riesce ad essere particolarmente toccante grazie a delle fantastiche espressioni. Spaziale interpretazione dei dialoghi, largo uso dell'ironia, infatti a volte fa anche ridere come ad esempio nella stessa sequenza del fast food. Insomma, l'attore statunitense da vita ad uno dei personaggi psicotici più affascinanti di sempre. Gran lavoro dietro alla macchina da presa di Schumacher, soprattutto nella prima scena del film, dove sottolinea il caldo torrido che imperversa in questa giornata mostrandoci le goccioline di sudore sul collo di Bill e optando per una fotografia dai toni molto sporchi allo scopo di farci sentire l'aria pesante che tira. Ed anche come alla fine l'insopportabile calura contribuisce alla perdita della ragione del protagonista. Direzione di Douglas perfetta, lo rende estremamente credibile e c'era il rischio di forzarlo troppo. Sublime la caratterizzazione del personaggio, la sua pazzia viene descritta fin nei minimi dettagli. Il regista dimostra anche abilità nei generi, infatti riesce a confezionare una pellicola che non appartiene a niente di preciso, ma più che altro passa dal thriller al drammatico passando per il grottesco e il tutto risulta mischiato con mestiere. La suspense non manca, ho notato che non è quella classica, ha un non so che di diverso, forse perchè non si tratta di un film cupo, comunque mi è piaciuta molto. Se ne respira tanta soprattutto nel finale o anche nella scena col neonazista o ancora in quella coi due hispanici. L'atmosfera che si respira è particolarmente malsana, pesante e sta ad evidenziare la battaglia tra il nostro Bill e la società bigotta, oltre che il gran caldo che gioca un ruolo fonadamentale. Il ritmo è complessivamente buono anche se Schumacher qui non è stato perfetto: la prima parte, vale a dire i primi 60 minuti sono ottimi, scorrevoli, perchè senza fronzoli, il regista comincia subito a mostrarci le folli gesta dell'uomo che si susseguono una appresso all'altra senza interruzioni. Poi dopo si comincia un po' a rallentare, si abbassa anche il livello di tensione a causa di una serie di sequenze che mi sembra abbiano funto solo da riempitivo. Non dico sopraggiunge la noia, però c'è un vistoso calo di interesse. Insomma, in altre parole, la narrazione si inceppa un po' e sembra non trovare più sbocchi. Per fortuna, la pellicola torna a galla grazie ad un rocambolesco finale che chiude più che bene la vicenda, tra l'altro con un evento che mai mi sarei aspettato (vedi spoiler). La sceneggiatura non è perfetta però complessivamente è convincente: ha un impianto narrativo colmo di trovate interessanti, altrettante trovate molto eccentriche e un'idea di base che pur non essendo originalissima riesce a diventarlo grazie al progredire della trama e alla perfetta stesura del personaggio. Grandissimi i dialoghi, spesso densi di sarcasmo o addirittura divertenti, ma soprattutto sempre innovativi. Tuttavia ci sono un paio di situazioni un po' troppo inverosimili e la causa della perdita di ritmo nella seconda parte è dovuta ovviamente anche allo screenplay che si incarta proponendo scene ripetute.

Conclusione: un validissimo film, semplice all'apparenza ma molto più profondo di quanto possa sembrare. Il pezzo forte è sicuramente uno straordinario Michael Douglas che da solo sorregge la metà della pellicola. Non eccezionale ma molto godibile. Un 7+ .

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