caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

GLI ANNI SPEZZATI regia di Peter Weir

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Angel Heart     7 / 10  23/08/2014 15:39:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La guerra fa da capolinea al destino tragico riservato ai personaggi, ciò che interessa a Weir è mettere in risalto l'imprescindibile amicizia che si instaura tra i suoi due protagonisti, un'amicizia vera e sofferta (costretta a bruciare le tappe ed a perdere in fretta la sua innocenza a causa delle circostanze) che prevalica ogni pregiudizio, si rafforza ad ogni ostacolo e funge da principale punto di riferimento e sostegno nelle vite di entrambi.
Lo spirito leggero ed ingenuo viene quindi perso gradualmente man mano che i protagonisti procedono nel loro percorso verso una fine purtroppo inevitabile.
Nonostante non manchi di umanità ed interesse, lo svolgimento del film, almeno nella prima parte, è un pò monotono ed altalenante, tuttavia quando si entra davvero nel vivo della storia e l'amicizia viene ritrovata e subito rinsaldata Weir parte in impennata raggiungendo picchi di drammaticità e sofferenza assurdi che toccano la punta definitiva nello sconvolgente fotogramma finale, prevedibile certo ma sublime nella sua bellezza quanto insostenibile nel suo dolore (difatti racchhiude tutta l'essenza del film, come se non fossero bastate le immagini precedenti con l'inutile massacro di dozzine di giovani sacrificati per niente).
Bravissimi i due attori principali, dove spicca inevitabilmente per espressività e carisma un Gibson alle prime armi ma già con aria da futura superstar, eccellente la ricostruzione d'epoca, azzeccatissimo l'utilizzo di estratti di "Oxygene" di Jean Michael Jarrè nelle sequenze in cui i due entrano per gareggiare in un universo parallelo dove ci sono solo loro e a niente e nessun'altro è concesso entrare; una composizione divina che racchiude alla perfezione un'amicizia breve (nella vita terrena) ma eterna, ed al tempo stesso un alone di tragicità imminente da cui non si può sfuggire.

Umanissimo e toccante, peccato per una certa discontinuità nel ritmo ed un certo distacco nell'atto centrale. Ma l'ultima parte al fronte è un colpo al cuore che ne eleva la qualità a livelli indescrivibili.

Da vedere, anche se Weir farà di meglio (per carità senza nulla togliere a "Gli Anni Spezzati).
DogDayAfternoon  24/08/2014 13:22:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Gran bel commento!
Angel Heart  24/08/2014 13:59:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Thank you my friend. Ricambio il complimento per i tuoi commenti alla trilogia del Padrino, concordo su tutto.
Angel Heart  23/08/2014 15:56:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Cos'hai nelle gambe ragazzo?"
"Molle... molle d'acciaio".