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AURORA regia di Friedrich Wilhelm Murnau

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barbuti75     10 / 10  16/12/2010 18:19:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non è vero che per fare grande cinema occorrono storie intricate o particolamente complesse. E' proprio dalla semplicità della struttura che deriva secondo me la grandezza di questo film.
Datato all'anagrafe dei Lumière 1927, questo capolavoro del muto racconta una storia di una semplicità disarmante: la storia di un uomo (un pescatore in questo caso, ma potresti essere anche tu che in questo momento leggi la mia recensione) che sedotto da una maliarda medita di uccidere la propria compagna di vita a bordo del suo peschereccio, tra ripensamenti e angosce di una nottata senza fine...sino all'"aurora del titolo.
Primo film americano di Murnau, rimane il suo capolavoro sia da un punto di vista tecnico che interpretativo riflettendo in modo perfetto l'espressionismo tedesco di cui si era fatto il massimo interprete e divulgatore.
L'eccellenza della fotografia di Roscher gli valse un premio Oscar, e se pensiamo agli anni 20 ci riesce difficile credere che egli sia riuscito a produrre un tale miracolo visivo.
I protagonisti sono meravigliosi nella loro umile semplicità...si, perchè Anses e Indre potrebbero essere persone incontrate per strada o al bar mentre stavamo prendendo un caffè, e divulgano l'universalità di questa pellicola con lo sguardo di un neonato che si affaccia per la prima volta alla vita.
Lo sviluppo narrativo è fluido e nel finale si accompagna ad un verismo che ancora oggi fatica a trovare ideali di paragone. La confessione e la riconciliazione, seguiti dalla disperazione e dall'incredulità che a loro volta precedono un finale quasi futurista, rendono "Aurora" un assoluta gemma cinematografica che scolpisce la sua magnificenza grazie alla sua semplicità.