carla80 8 / 10 06/04/2008 22:28:41 » Rispondi La commedia all'italiana ha un fascino straordinario che molti artisti,attualmente, cercano di riproporre ma con scarsi risultati; purtroppo anche attori più recenti, appartenenti a questo filone,ci hanno lasciati e mi riferisco, in particolare, a Troisi, fortunatamente abbiamo ancora due perle come Benigni e Proietti. Il grande Alberto Sordi ha lasciato il segno non solo per la sua bravura, scontato sottolinearla, ma per la delineazione di uno stereotipo etichettato come " italiano medio". Chi meglio di Sasà incarna questa figura, un camaleonti " Uno, nessuno e centomila" squallido e privo di spina dorsale, uomo che attraverso l'arte del trasformismo si piega davanti a qualsiasi tipo di ideale, situazione o uomo potente, con lo scopo di mantere una vita da fittizio borghese benestante. Inoltre nel film risaltano i cambiamenti socio-economici del periodo, la guerra(fantastico quando finge di avere una malattia mentale) o lo sviluppo del cinema;attrici viste come poco di buono o la mitica via Veneto...Sordi nei suoi innumerevoli lavori, rappresenta vizi e virtù del tempo con una pungente ironia ed una stucchevole semplicità. Torno a sottolineare il fascino della pellicola in bianco e nero e l'efficacia di attori e registi che hanno creato un genere peculiare, ispirato alla quotidianeità del momento, ottenendo dei risulati starordinari, senza avere l'ossessione di stupire non si sa con quali storie fantastiche o effetti speciali, ricerca, per me, per alcuni versi, banale!!