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COLPO DI STATO regia di Luciano Salce

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Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki     8 / 10  16/12/2014 21:01:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Come si evince dalla locandina il ritratto dell'Italia politica all'indomani del '68 è in bilico tra l'imperialismo statunitense e il comunismo sovietico. Salce che non le ha mai mandate a dire, personaggi come quello di Tenco ne 'La cuccagna' erano alter ego, trasposizione idealista dell'indole insoddisfatta e anarchica della giovane popolazione ma anche del regista stesso che si è sempre distinto per un pensiero di sinistra.
La critica oggigiorno lo definisce il più 'incompreso' di Salce, in realtà il film è stato compreso talmente tanto che all'epoca prevedendone la scomodità fu repressa la finalità e accantonato in un angolino, fatto uscire una ventina d'anni dopo quando ormai era obsoleto (personaggi come Johnson o Villa erano spariti), si denota un'intraprendente spigolosità non avara di cinismo e ironia da ambo gli schieramenti badando bene a non far uscire un'opera propagandista.
Salce trascorse un decennio ('65-'75) altalenante, chiuso il sodalizio con Tognazzi poche le gioie, assieme a Gassman qualche prodotto discreto salvato dalla verve del genovese, con i '70 causa anche l'involgarimento della commedia pur non scadendo come altri colleghi che si omologheranno al periodo non tirerà fuori nulla di ispirato sino a 'Fantozzi' che gli restituirà fama e prestigio ingiustamente mancati sopratutto dopo l'opera di cui sopra.