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I DIMENTICATI regia di Preston Sturges

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stratoZ     7½ / 10  04/04/2024 12:51:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Preston Sturges dirige una commedia molto eterogenea, in cui sono incorporati diversi stili e correnti di punta del periodo, partendo da una base di comicità drammatica che potrebbe ricordare un po' le opere del tardo Chaplin, toccando spunti di screwball comedy con tutta la vicenda riguardante il rapporto tra Sullivan e l'affascinante bionda interpretata da Veronica Lake e saltuariamente sfociando nello Slapstick, che regala alcune delle gag comiche più riuscite del film, l'abilità di Sturges è quella di riuscire ad incorporare il tutto e renderlo funzionale alla storia senza forzature, creando una sorta di road movie tragicomico che funziona efficacemente nei sentimenti.

La storia narrata è quella di questo regista di successo, tale Sullivan, che negli ultimi anni ha diretto alcune delle commedie che hanno incassato di più ad Hollywood, preso da forti scrupoli di coscienza decide di volersi dedicare a film dalla tematica sociale e dal forte sfondo drammatico, in particolare vuole realizzare un film sui poveri, solo che i suoi collaboratori gli fanno notare che non sa proprio nulla dei poveri, allora decide di mettersi in viaggio senza nessuno dei suoi averi e provare per un po' di tempo la vita che fanno i poveri.

Da qui, assistiamo alle varie disavventure di Sullivan, da quel fantastico inseguimento della roulotte, momento comico a mio parere più alto del film con uno stile che può ricordare molto Buster Keaton ma più in generale la comicità del muto con piatti che cadono in testa, schianti da una parte all'altra, colpi ovunque, quasi cartoonesco, fino ad arrivare ai momenti più drammatico/sentimentali con l'entrata in scena del personaggio interpretato dalla Lake, un'attrice che aveva fallito ad hollywood ed era sulla via del ritorno, un suo gesto carino verso Sullivan, che non aveva svelato la sua identità ma era vestito da barbone, gli farà conquistare la sua simpatia e lo accompagnerà per tutta la sua avventura, anche travestendosi da ragazzo povero, la coppia regala bei momenti di affinità e dispetti reciproci, basti vedere la scena della piscina a casa di Sullivan quando finiscono tutti dentro compreso il maggiordomo. Nella seconda parte del film invece vi è un progressivo aumento della componenta drammatica, con momenti abbastanza toccanti, basti vedere l'equivoco finale, con la finta morte di Sullivan, che finirà anche ai lavori forzati dove toccherà con mano una forte situazione di disagio, arrivando alla famosa scena della proiezione del cartone della Disney, scandita da grasse risate dove Sullivan finalmente capirà la forza catartica della comicità, capace di regalare momenti di pace e spensieratezza anche ai meno fortunati.

Sturges dirige una buona commedia drammatica, magari leggermente retorica in alcuni punti, specie nella seconda parte e piena di buoni sentimenti, ma in ogni caso è un film molto sentito e probabilmente anche il migliore che abbia fatto, riuscendo a ponderare per bene comicità e dramma.