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LA GUERRA DI CHARLIE WILSON regia di Mike Nichols

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Blutarski     7 / 10  18/04/2008 20:12:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dai su non siate poi così cattivi con questo film... Si è vero, bisogna ammetere che pecca un pò di verosimiglianza però tutto sommato non è una ricostruzione così errata. Non è certo se Charlie Wilson fosse davvero questo grand'uomo che ci viene descritto però è verosimile pensare alla possibilità da parte di una nazione come l'America di scatenare una guerra segreta armando un popolo fatto perlopiù di contadini. Se poi ciò sia realmente la causa ultima della caduta del Muro e del crollo dell'unione sovietica questa penso sia una balla, però certifica la consapevolezza che ad armare i mujiaidin sono stati proprio gli americani.E' sbagliato però dire che ora gli si sono ritorti contro come la tesi finale del film vuole furbescamente sostenere. Ricordiamoci sempre che ad attaccare l'Afghanistan sono stati gli americani ed è diritto di ogni popolo quello di difendersi, senza entrare nel merito degli attentati, ma solo considerando l'evidenza dei fatti. Ne esce una pellicola non così brutta, ironica, con dialoghi forti e spesso acuti se non in certi casi profetici. Non è un caso l'allusione alla storia del maestro Zen che indica la prospettiva storica del film (che poi è anche la base della filosofia politica post 11 settembre) del 'vedremo'... E' la logica della prospettiva a lungo termine, la prospettiva del saggio contrapposta alla politica americana della prevenzione, del fare piuttosto che attendere, e ciò che si credeva un'atto dovuto per la vittoria contro l'Unione Sovietica si è oggi rivelato un terribile errore.... seminare il proprio giardino di mine antiuomo è efficace contro ladri e ospiti indesiderati, ma terribilmente stupido quando poi devi uscire di casa per andare a fare la spesa.
lubol  05/07/2008 19:37:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mah... ma questo è un forum di cinema o un circolo Arci? E se proprio vogliamo fare analisi politica, impariamo a scrivere po' con l'apostrofo, altrimenti si fa solo ridere... E che c'entrano queste valutazioni sull'Afganistan con il film? Ma è possibile che in questo forum non ci sia uno, dico un commento che critichi o esalti una pellicola per la sua regia, per la fotografia, per le interpretazioni? No, solo <americanata quindi boiata> oppure bravo quell'attore perché magari dice una battuta simpatica...
Blutarski  06/07/2008 16:56:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Eh rilassati....Quanto sei palloso, chi fa un errore ortografico non può parlare di politica? Ma che ragionamento profondo, tu si che sei intelligente, vai oltre la forma e valuti i contenuti.

Ora spiegami chi sei tu per dire a tutti quelli che sono qui come dovrebbero parlare di questo film. Ma io dico in questo forum si stanno moltiplicando i casi di sindrome da Clint Eastwood della situazione???? Se voglio fare un'analisi politica la faccio perchè si da il caso che sia un film che parla di un tema che fino a qualche anno fa era un tabù negli Stati Uniti. Se hai qualcosa da ridire sul contenuto di ciò che ho detto sarò felice di risponderti, altrimenti vai a trastullarti su un manuale di cinema.

Min.chia siete tutti critici qui, tutti che dobbiamo parlare con termini tecnici o delle cose che dici tu, ognuno parla di un film come gli pare e piace se vuole aggiungere un commento sulla tecnica lo fa, se no niente. E' questo credimi è incredibilmente vero oggi in cui la tecnica registica è mediamente sulla sufficienza anche per film orribili.