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LA RAGAZZA DELLA PORTA ACCANTO (2007) regia di Gregory Wilson

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joker4479     7½ / 10  28/08/2014 19:12:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un quasi 8 arrotondato per difetto. Questo è il voto che ho scelto (con fatica) per l'ennesimo gran bel film che non è potuto sbarcare qui da noi...ufff! la solita pessima distribuzione italiana.

Inizio col dire che questa pellicola non è un horror, come si è erronamente fatto credere, bensì un devastante dramma con tinte thriller.
Il film è tratto dalla penna dello scrittore horror Jack Ketchum, il quale, a sua volta, ha preso come spunto il fatto di cronaca nera che segnò lo stato dell' Indiana nell'autunno del 1965.

Su "the girl next door" ho letto che si trattava di un film altamente disturbante e come se non bastasse, basato su fatti realmenti accaduti...ecco forse è proprio questo che non mi ha fatto apprezzare il film quanto volevo...mi spiego meglio.
Premesso che apprezzo molto i film trattanti storie vere, sono rimasto un po' deluso nel vedere che il film era totalmente fittizio infatti non sono stati cambiati solo i nomi ma anche i membri della famiglia Baniszewski, così come la causa dell'arrivo delle sorelle Likens a Indianapolis.
Comunque questa delusione (una parola grossa) è stata principalmente causata dalla mia ignoranza nei confronti del film, poiché solo dopo la visione ho scoperto che il film è l' adattamento di un romanzo.
Però se si fosse trattato solo di questo il voto sarebbe stato sicuramente più alto.
Non mi ha convinto molto l' aberrante partecipazione dei ragazzini e la figura di Ruth troppo "mefistofelicamente caricata", che comunque mi rimarrà impressa nella mente come uno dei "cattivi più cattivi" della storia del cinema.

Va però dato atto alla bravura di Gregory Wilson il quale se la cava molto bene alla regia, tenendo conto che poteva scadere nel "torture-porn" seguendo così le orme del "furbacchione" Laugier Pascal.
Invece riesce a confezionare un thriller sporco e perverso dai toni serratissimi che, senza privarlo di scene esplicite inserite al punto giusto, risulta in qualche modo essere "tragicamente pulito" (mi riferisco al finale con lo straziante "non credo di superare tutto questo", all'incipit con analessi associata e al rapporto genuino (purtroppo, ma solo in parte, sporcato dall' obbligatoria omertà) tra Meg e David.

Resta comunque un film non adatto a tutti che sorprende per l' omogeneità nel passare da scene alla "Stand By Me" ad altre che potrebbero rammentare i film più "zozzi" degli ultimi anni.

Prodotto validissimo, forse un pochino sopravvalutato.