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LA RAGAZZA DELLA PORTA ACCANTO (2007) regia di Gregory Wilson

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Neurotico     8 / 10  26/02/2016 19:02:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi sento in imbarazzo a dover tirare fuori un'etichetta per fotografare il film, ma è un'istantanea che lo ritrae da distanza siderale, per cui i particolari (umani, profondi) vengono inevitabilmente persi: torture-porn. E, forse, la sua fine come (sotto) genere a sè stante, il suo compimento, il suo fine inteso come scopo che nobilita una ricerca cinematografica iniziata (se non erro o non esagero) con il Salò di Pasolini. Di fronte all'orrore reale che inscena il film di Wilson si resta sconvolti, senza respiro, esanimi.

Dopo una prima mezz'ora introduttiva, sostanzialmente lenta, si viene trasportati nel cuore infernale della provincia americana dove la dolcissima Meg Loughlin, e sua sorella Susan, orfane, sono date in affidamento a Ruth Chandler, una donna con problemi psichici, probabilmente depressa, frustrata e repressa sessualmente.
Gradualmente le due sorelle saranno bersaglio di umiliazioni e torture da parte della Chandler, aiutata in questo piano psicopatico dai suoi figli. Solo il piccolo David Moran (il l'intero film è un flashback del David adulto) solidarizza e protegge le due sorelline, soprattutto Meg, che nell'efferatezza delle torture, è quella che ha la peggio.

Con una fotografia cupa e girato soprattutto fra interni soffocanti, "The girl next door" è un film sconvolgente, duro e senza speranza, tratto dal libro di Ketchum a sua volta ispirato alla vera storia di Sylvia Likens, morta dopo atroci sofferenze nel 1965, a 16 anni.
Lascia sbigottiti e fa un male cane. Bellissimo il finale malinconico e con una commovente aura poetica.



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