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PAESAGGIO NELLA NEBBIA regia di Theo Angelopoulos

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elio91     8 / 10  24/03/2013 16:08:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Racconto crudele e tenero sull'infanzia di Angelopoulos. Più che in altri suoi film precedenti le invenzioni visive sono molteplici e sempre funzionali al racconto che procede con i suoi ritmi inesorabili (le scene sul treno, le lettere scritte dai bambini), e non manca un certo autocompiacimento e il riferimento ad altre opere dello stesso autore greco: basti pensare ai teatranti de "La Recita" che fanno capolino nel paesaggio nella nebbia...
E se il film sembra una fiaba dai toni spietati e definitivi lo è anche perché Angelopoulos compie un viaggio all'interno della stessa crescita dei due piccoli protagonisti: allontanandosi dalla disamina politica della Grecia che aveva attuato con alcuni dei lavori precedenti, e aiutato anche dalla collaborazione con Tonino Guerra di cui è possibile riconoscere alcune metafore di facile interpretazione ma anche affascinanti e ricorrenti (la nebbia, come in Amarcord, su tutto), Angelopoulos ritrae il cammino di crescita dei due bambini rendendo la maggior parte degli adulti freddi, scostanti e disinteressati al loro futuro se non veri e propri aguzzini.
C'è una certa magia nella sequenza in cui tutti gli adulti si bloccano uscendo fuori dalle case e casermoni per vedere la neve mentre i due bambini scappano via, tutta di Guerra; e c'è una crudezza particolarmente aspra nella scena dello stupro "fuori campo" (come insegna oggi Haneke), nascosta dal telone di un camion, che riesce a colpire con una forza emotiva clamorosa.
Ci si ritrova quindi immersi in un paesaggio si nebbioso, i cui contorni si fanno via via più nitidi all'orizzonte: questo perché Angelopoulos uccide magari l'innocenza (anzi, gli adulti anche se non tutti) ma non la speranza che, preannunciata da alcune parole, è simbolicamente rappresentata da un albero da abbracciare.
è certamente un film molto ambizioso e dal linguaggio ricercato e ostico ma anche uno dei più accessibili del compianto regista greco. Il mix lo rende imperdibile per chi volesse approcciarsi per la prima volta ad un autore non facile da affrontare.