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NOI I RAGAZZI DELLO ZOO DI BERLINO regia di Uli Edel

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Fumoffu     8 / 10  26/04/2011 01:16:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Stavo per scrivere che mi era sembrato inverosimile e piuttosto esagerato, poi leggo che è tratto da una storia vera con tanto di documentazioni e che in quegli anni in Germania praticamente l'adolescenza era tutta un farsi di eroina, quindi mi zitto.
Devo dire che nonostante la lunghezza di più di due ore ed una ripetizione costante delle scene, dei dialoghi e delle situazioni non l'ho trovato stancante, piuttosto riesce a raggiungere lo scopo prefissato: raccontare la realtà dei fatti, senza moralismi o interpretazioni inutili, senza voler rendere le cose "migliori", andando dritto al punto quando serve. Chi inizia è spacciato, il bisogno porta a fare qualunque cosa (dopotutto, i soldi ci vogliono...), non si torna indietro, dico che smetto quando voglio perché ho io il controllo, il cervello del drogato pensa solo a se stesso. I concetti sono pochi e chiari nella mente del regista che non lascia spazio alla speranza di un "ma forse se ne può uscire" se non...

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Alla fine devo dire che risulta convincente in quello che si propone, con un'eccellente protagonista (un po' meno le controparti maschili, soprattutto il fidanzato sa troppo di pulito, inutile invece la mamma, ma la sua sparizione ad un certo punto mi è sembrata un qualcosa di voluto, tanto per spingere la ragazza ancora di più alla solitudine), di cui seguiamo costantemente la trasformazione, con un'attenta cura dei dettagli dell'eroinomane tipo, l'angoscia e la distruzione di se stessi.
Come detto giustamente da altro utenti, questo è un film horror.