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NOI I RAGAZZI DELLO ZOO DI BERLINO regia di Uli Edel

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Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki     7½ / 10  26/12/2013 19:04:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'operazione che si prefigge Edel è ardua in partenza, il libro è molto profondo e crudo ed è già un cult all'epoca poi non è romanzato sono una serie di interviste, dunque il tono distaccato effetto documentario è comprensibile. Il film ci offre una Berlino plumbea i cui marciapiedi sono apparecchiati di questa generazione dannata, la droga li mangia come il cancro, li espropria della loro dignità e sopratutto dell'adolescenza, sono ragazzi già adulti per come la vita da strada li svezza, non ho trovato superficialità in Edel ho sicuramente appurato una operazione di sottrazione quasi obbligata la mente di Christine è canalizzata su uno scopo inscindibile amore e droga, non ci sono riflessioni che nel libro sviscererà, e più normalizzata sul focus della droga, Edel che più avanti girerà un film con tematiche sociali molto simili (Ultima fermata Brooklyn), dimostrerà di non avere lo stesso piglio coraggioso di quest'opera, troppo occidentale si dimostrerà, troppo fruibile e troppa carne al fuoco dispiegherà senza averne il controllo su nessuna.