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BASIC INSTINCT regia di Paul Verhoeven

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Goldust     6½ / 10  12/11/2019 18:08:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La pellicola più celebre e commercialmente fortunata di Verhoeven si basa su una sceneggiatura scandalistica che mette il sesso in primo piano non solo nelle immagini ma anche nei dialoghi. Ha buchi ridicoli e qualche schematismo di troppo, eppure riesce magicamente a garantire una tensione costante fino alla fine, complici l'alchimia erotica della coppia protagonista e la competente sottolineatura musicale di Jerry Goldsmith che sembra suggerire un colpo di scena dietro ad ogni angolo.
E - sempre strano - non infastidisce nemmeno il citazionismo esagerato del quale il regista sembra cader vittima: si parte dall'ossatura classica del noir anni '50 ma poi ci si abbevera a fonti cinematografiche diverse ( a il" Matador" di Almodovar per l'idea dell'uccisione, a "La donna che visse due volte" di Hitchcock per i pedinamenti in San Francisco, a "Vestito per uccidere" di De Palma per una scena in ascensore e avanti così ), fermo restando che anche "Attrazione fatale" con lo stesso Douglas rimane un modello preso ad esempio. Per quanto lo si studi, lo si ami o lo si odi resta una pellicola legata indissolubilmente al sex appeal mortifero della Stone, vera femme fatale di fine millennio e motore indiscutibile del film.