Niko.g 6½ / 10 12/09/2020 11:36:23 » Rispondi In assoluto uno dei film più sopravvalutati, che conferma l'evidenza secondo cui i film che vedono protagonisti soggetti con handicap psichici o fisici ottengono sostanziosi riscontri positivi da parte della critica e del botteghino. La storia è piacevole, si segue con interesse e la regia "on the road" di Levinson è il punto forte del film. L'andamento, invece, è piuttosto ripetitivo e questo è il punto debole del film. Mentre Valeria Golino (interpretazione e doppiaggio) è esattamente la rovina del film... come si può affligere uno spettatore parlando in quel modo? Citazione a parte per Dustin Hoffman. Tutto sommato il suo personaggio non è così impegnativo. Chinare la testa e fissare lo sguardo nel vuoto non dev'essere così difficile per un attore professionista. Il sospetto è che il premio Oscar l'abbiano dato a Raymond Babbitt.