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THE BOTHERSOME MAN regia di Jens Lien

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Invia una mail all'autore del commento INAMOTO89     8 / 10  07/08/2013 11:46:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Figlio di quel surrealismo nordico che attinge a piene mani da Roy Anderson, l'opera di Lein è un film tanto bello quanto criptico.
Io l'ho interpretato cosi' :

Possibile SPOILER

Andres si suicida nella scena iniziale , immagino perchè si senta solo ( i 2 fidanzati che limonano selvaggiamente dinanzi a lui rappresentano la societa' che ostenta felicita', che ti sbatte in faccia cio' che non hai e ti fa sentire inferiore agli altri).
UNa volta morto finisce in una sorta di limbo ( paradiso o purgatorio ? ) simile all eden biblico : gli verra' fornita una eva e un paradiso perfetto in cui vivere ma le persone che lo circondano sono incapaci di provare sentimenti e verra' privato di gusto e olfatto ( la fyga e la cioccolata non hanno sapore).
L'insoddisfazione , che secondo il regista è insita nell animo umano e per natura inestirpabile, prendera' il sopravvento sullo sventurato andres ancora una volta , spingendolo a cogliere la mela proibita dall albero ( qui simboleggiata da una torta, gustosa e profumata per l'appunto, raggiungibile tralaltro solo attraverso una fessura nel muro che assomiglia paurosamente ad una vagina-grembo, simbolo di maternita' e affetto che mancano al protagonista) che lo portera' ad essere bandito da questa sorta di paradiso e a vagare in eterno in solitudine nei ghiacci sconfinati.

UNa feroce critica al conformismo della societa' scandinava che spersonalizza gli individui ( non a caso i paesi nordici hanno un alta percentuale di suicidi),ma anche un saggio sull'eterna insoddisfazione umana dalla quale non ci si puo' liberare nemmeno gettandosi sotto una metropolitana o ficcando la mano in un tritacarte....