marco9777 7 / 10 20/08/2008 13:56:31 » Rispondi E' la storia della scoperta dello sconosciuto. I protagonisti, così diversi fra loro, interagiscono fino a trovare punti di unione. L'espediente è la voglia dell'attore di conoscere il mondo così lontano della cassiera. Ma in realtà non si limita ad osservare ma interagisce portando a lei qualcosa del suo. E lei, tutt'altro che oggetto passivo di studio, conosce e apprende parte di lui. Il film, praticamente, detratto gli stependi degli attori, non è costa nulla. Non c'è nessuna volontà di stupire. Eppure si resta a guardarlo provando con i protagonisti le emozioni. La trama è solo un'espediente. Qui si racconta della curiosità che spinge a conoscere le persone, i luoghi, le emozioni. L'ignoto. E di quanto nella scoperta reciproca ci si possa legare e conoscere in 24 ore più di quanto non lo si faccia, in alcune pseudo amicizie, in una vita. Lo consiglio perché, sebbene voglia andare al di là e spingere lo spettatore a ragionare, lo fa in maniera delicata, senza sbattere in faccia la CULTURA come certi film minori pretendono di fare. Qui si entra nella torre d'avorio, non si viene osservati da lassù
primi minuti: l'osservazione reciproca poco dopo: interazione poco dopo ancora: confusione di mondi poi: legame dunque: saluto Non è la storia della vita?