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DA MORIRE regia di Gus Van Sant

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david briar     9 / 10  31/08/2011 21:39:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Come spesso capita nel cinema di Van Sant, questo film ha una prima mezz'ora poco efficace, che fatica ad ingranare, nei quali la storia ha grandissimi problemi di credibilità e coinvolgimento.
Poi si arriva ad un colloquio davvero esilarante, merito anche della bravura di Wayne Knight, che risolleva la pellicola. Da quel momento in poi il coinvolgimento è altissimo, la storia si fa molto più scorrevole e interessante e non ci sono cadute di ritmo, con una sola eccezione: la scena di sesso. Avevo già notato come il regista avesse problemi con questo tipo di sequenze, e qui adotta alcune inquadrature francamente insopportabili, che dimostrano quanto poco coraggio abbia sull'argomento. Piuttosto che girarle così, io direi di non farle direttamente, visto che quella da sola ha rischiato di affossare la pellicola.
Per il resto, la sua regia è straordinaria come al solito, con una sequenza cruciale incredibile ed alcune scene girate in maniera molto ironica e intelligente.

E la sceneggiatura?Se nella parte iniziale ci sono molte perplessità, dopo diventa ottima, spesso divertente e graffiante sui personaggi. La protagonista, poi, è scritta e caratterizzata davvero bene.

Avevo già avuto modo di apprezzare Nicole Kidman, ma qua probabilmente si supera: infonde al personaggio un fascino diabolico, allo stesso tempo una grande purezza e un'ambiguità contradditoria capace di dare alla vicenda qualcosa di indimenticabile.
Quando poi hai dei comprimari come Matt Dillon(che già aveva dimostrato di trovarsi bene con questo autore), Casey Affleck(alcune delle battute più esilatenti le dice lui) e Joaquin Phoenix(in un ruolo che poteva apparire fastidioso e macchietistico, ma che lui rende interessante), forse è il caso di parlare del miglior cast gestito da questo regista.

E la scena finale?Una conclusione perfetta per un grandissimo film, in linea con la filmografia del regista. Ma forse la mezz'ora che viene prima è ancora meglio.

Il miglior lavoro di Van Sant insieme a "Drugstore Cowboy", fra quelli che ho visto.