wuwazz 8 / 10 16/04/2008 13:30:36 » Rispondi Davvero molto interessante. Mi è piaciuto molto, ma penso che non riscontrerà un grande successo, perchè è un giallo particolare: bisogna essere un pò malati per capirlo, entrarci un pò dentro. La logica e la casualità-realtà, due curve che tendono all'infinito verso il medesimo asintoto, oppure si incrociano in un punto ben preciso? E' possibile scoprire la realtà usando la logica come struttura portante dell propria vita? Sono considerazioni e domande che mi inquietano, mi turbano, se cerchi di venire a capo della questione, tutto diventa un vero e proprio delirio. Forse la logica stessa a un certo punto porta al delirio. A proposito di delirio, molti passaggi e molti discorsi mi hanno ricordato proprio "Pi greco", bellissimo e interessantissimo film sulla ricerca della verità che consiglio di visionare a coloro che hanno apprezzato il lato filosofico di questo Oxfor Murders. Agli amanti dei gialli classici questo film è difficile che piaccia, perchè è cervellotico e parlatissimo, di fatto la vera bellezza del film non sta tanto nel "giallo" che presenta, che è una semplice facciata per coinvolgere di più lo spettatore, ma nell'argomento principale in sè: la ricerca della verità-sicurezza attraverso la logica.
Di questo film ho adorato moltissimo la storia del professore con la malattia degenerativa, una sequenza magnifica e incalzante. Quando Seldom dice "....alla fine capì che non poteva fidarsi nemmeno della moltiplicazione per 2..." un brivido mi è corso lungo tutto il corpo. A quali abissi può partare davvero una considerazione del genere? Non ci voglio nemmeno pensare...