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AMERICAN HISTORY X regia di Tony Kaye

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Boromir     9 / 10  01/03/2023 23:02:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Eviterò di soffermarmi sulla prova maiuscola di un Edward Norton credibilissimo come guerriero neo-nazista che ritrova sé stesso attraverso la dolorosa espiazione carceraria: ciò che mi ha sempre colpito di American History X è l'impeccabile bilanciamento con cui si condanna ogni sfaccettatura dell'intolleranza razziale, mostrando in maniera cristallina i meccanismi e le situazioni che portano le comunità metropolitane americane a sviluppare un odio reciproco. Non importa da quale background culturale o etnico un individuo provenga: ottime persone possono ritrovarsi a compiere azioni riprovevoli, esattamente come chi cresce in contesti di limitatezza non per forza abbraccia la via del male.
Una pellicola di spessore, che il regista d'estrazione pubblicitaria Tony Kaye (leggendarie le controversie legali con la New Line Cinema che diedero alla luce questo capodopera) dirige con un'enfasi che inevitabilmente s'insinua tra le immagini, regalando sequenze da manuale di cinema: la partita a basket, il duplice omicidio, il dialogo-confessionale in prigione, il sanguinoso epilogo che sembra negare appigli di speranza... Una serie di momenti memorabili supportati da parole credibili che suonano come moniti in altorilievo, e da un montaggio che destruttura la linea temporale in modo da far cogliere al meglio i mutamenti ideologici dei personaggi.
Certo, la colonna sonora di Anne Dudley risulta talvolta fuori luogo per quanto pomposa, ma suona indispensabile ribadire quanto tutti gli altri elementi filmici strutturino un'opera di profondo impatto emotivo e culturale, che meritatamente si impone tra le indimenticabili degli Anni Novanta. E tenendo conto delle traversie produttive in sede di ripresa e montaggio, non è poco.