HUSTLE & FLOW - IL COLORE DELLA MUSICA regia di Craig Brewer

non si riesce a dar torto alle rivendicazioni sindacali dei "principali investitori", chè il nostro DJ non ha fatto altro che sfruttare e trattare male le sue bitch, certo, con il sentimento di un marito triste e nervoso più che quello da imprenditore della prostituzione, ma di certo non era uno che si ammazzava di lavoro.
poi ok che ognuno deve avere il suo sogno, ma sclerare perchè non diventi famoso dopo , ad esagerare, qualche mese di attività musicale (peraltro creata formata e prodotta da tutti tranne che da DJay, che ci mette due rime in croce) è da s.t.ronzi.
e per quanto infame possa essere Skinny Black, almeno nel film non lo si è visto entrare nel bar e non avendo soldi costretto i suoi amici-dipendenti a lavare i piatti, o fellazionare la gente