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E VENNE IL GIORNO regia di M. Night Shyamalan

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ULTRAVIOLENCE78     7½ / 10  19/06/2008 13:45:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
M. Night è un grande "affabulatore", e tale si è confermato anche in questo caso. Dietro la parvenza da blockbuster di "E venne il giorno" si cela una materia tutt'altro che banale, scontata e risibile. Il regista indiano pone lo spettatore di fronte al mistero della vita, al senso di precarietà che la pervade, alle incontrollabili e poderose forze della Natura al cospetto delle quali l'uomo si sente un miserabile e un impotente. Nel quadro disegnato dal regista, i disastri causati dalla follia umana, come il terrorismo e il deleterio progresso della "civiltà" (di cui è testimonianza il proliferare di centrali nucleari), sono infinitamente più piccoli delle catastrofi naturali. E proprio la possibilità che queste ultime possano verificarsi inopinatamente e in qualsiasi momento mette in luce la stupidità degli uomini, intenti a occupare stolidamente la loro esistenza con inutili e assurdi conflitti (siano essi di portata universale o particolare), quando invece l'unica cosa che a loro deve premere è l'amore. La incommensurabile e imponderabile potenza della Natura, che nella sua "fissità" è capace di determinare indicibili sciagure (a questo proposito è molto significativo il contrasto tra lo sciamare frenetico e disperato delle persone terrorizzate e la "tranquillità" delle piante e degli alberi, che senza bisogno di muoversi possono causare distruzione e morte), assurge quindi a grande monito contro l'irresponsabilità dell'uomo, che si traduce in un vivere votato all'abuso e alla prevaricazione.
Il paragone con la "Guerra dei mondi" sorge spontaneo: ma mentre quest'ultimo si presenta ruffiano e spocchioso, "E venne il giorno", al di là delle apparenze, è un film onesto e profondo: la lezione morale che si trae da quest'ultimo è semplice e diretta, ed è trasmessa allo spettatore senza alcun proposito di blandirlo.
M. Night Shyamalan si conferma un regista di talento, il cui unico limite (forse) è quello di non osare di più.
Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  19/06/2008 15:24:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Complimenti,gran bel commento.Mi auguro di poter condividere la tua opinione,considerato che sono un fan di Shyamalan ed iniziavo a temere il peggio vista la notevole mole di messaggi non proprio faverovoli.Appena riesco lo vedrò sicuramente.
Ciao!
ULTRAVIOLENCE78  20/06/2008 10:41:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie, spero che ti possa piacere. A me non è affatto dispiaciuto...
Invia una mail all'autore del commento Aletheprince  20/06/2008 18:36:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
... ma allora cosa sarebbe potuto accadere se... il buon Shyamalan... "avesse osato di più"??? Sinceramente non riesco davvero a trovare chissà quali significati reconditi in questo prodotto ruffiano e palesemente commerciale, ma non posso non notare come il pubblico si stia schierando da un lato verso la totale bocciatura, dall'altro verso una possibile lettura filosofica e interiore del messaggio dettato dal regista.
Non condivido affatto il tuo parere, come del resto la recensione che regala un inaudito 8,5, però.... cercherò di sforzarmi per comprendere... l'arcano!!! (al di là dei gusti personali)
ULTRAVIOLENCE78  22/06/2008 13:42:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Al di là dei gusti personali", mostri comunque un'apertura mentale, il che è apprezzabile...