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ROVINE regia di Carter Smith

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Cagliostro     5 / 10  19/11/2008 02:34:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Francamente mi dispiace andare piuttosto controcorrente e dare il giudizio che segue, ma questo film proprio non mi ha convinto.
Prima di visionarlo ho letto l'omonimo romanzo di Scott Smith, che è anche sceneggiatore del film. E il romanzo stesso mi è piaciuto poco o niente. Fin qui non ci sarebbero problemi, poiché l'opera cinematografica non necessariamente deve essere fedele al testo letterario da cui è tratta e si può realizzare tranquillamente un ottimo film partendo da un libro mediocre come ad esempio è accaduto con il libro "Brainwash" da cui Claude Miller ha tratto l'ottimo "Garde à Vue".
Tuttavia, anche se non mi è piaciuto, il romanzo scritto da Smith non è un brutto romanzo mentre la sceneggiatura scritta da Smith, quella sì suscita molte perplessità.
Nel paragone fra libro e film si potrebbe dire che là dove nella pagina scritta si cerca di costruire accuratamente un’atmosfera claustrofobica ed esasperante, perdendosi poi in digressioni prolisse, gratuite ed inutili ai fini narrativi, che fanno scemare la tensione creata, nel film accade l’opposto. Gli eventi non vengono adeguatamente preparati e lo spettatore si trova immerso in una storia al limite del ridicolo senza che questa venga prima resa verisimile. È vero che il finale, tanto in un libro quanto in un film, è un elemento di massima importanza. Tuttavia molti autori, specie in campo cinematografico, dimenticano una regola basilare di qualsiasi tipo di narrazione ossia quella secondo cui tutto ciò che non è volto alla preparazione del finale è assolutamente gratuito e superfluo e in quanto tale, deve essere eliminato dall’opra in questione. Come corollario di questa regola si ha però che la preparazione iniziale non è meno importante del finale. Ne discende che l’incipit, lo svolgimento e l’epilogo di una storia dovrebbero presentare un giusto equilibrio ed una giusta proporzione di tempi.
Fatta questa doverosa e sbrigativa premessa, mi limito a spiegare perché e indipendentemente dal romanzo, questo Rovine mi è piaciuto poco.
Come accennato il ritmo della narrazione è affrettato e precipitoso. Non prepara, non crea tensione né atmosfera, ma si limita ad un frequente ricorso alle cosiddette sequenze choc. La regia è maldestra ed inesperta ad esempio:

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In altre parole la regia è scarna, povera, sbrigativa e poco curata, proprio come lo è lo schema narrativo.
Unico vero punto di forza di questa pellicola sono le interpretazioni degli attori. Sono tutti molto convincenti e ben misurati. In particolare è davvero brava Laura Ramsey nel ruolo di Stacy.

Tornando ora alla sceneggiatura, risulta impossibile prescindere dal romanzo per un semplice motivo: è la sceneggiatura stessa che sembra dare per supposta la lettura e quindi la conoscenza del romanzo da cui questa è tratta. Quindi sembrerebbe che gli autori abbiano presupposto che la più gran parte del pubblico avesse letto il libro prima di vedere il film. E qui già ci sarebbe da ridire poiché si impedisce alla pellicola di vivere di vita propria

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Tuttavia, sembra che non si tenga conto del fatto che il lettore/spettatore che vede invertiti i ruoli fra i personaggi (Dimitri/Pablo diventa Mathias, Stacy diventa Eric, Amy per metà resta Amy, ma ben presto si trasforma nel personaggio di Stacy, solo Jeff è uguale a se stesso) resta generalmente profondamente deluso dalla trasposizione cinematografica del libro che ha letto.
Se, invece, si voleva fare un prodotto per tutti e indipendente dal libro, allora la sceneggiatura avrebbe dovuto essere completamente riscritta.
Il film dura circa un’ora e venti minuti; con quaranta minuti di più la storia avrebbe potuto assumere una dimensione ottima ai fini narrativi. Se poi la regia fosse stata più curata e finalizzata ad amalgamare gli elementi narrativi a quelli descrittivi, allora forse, avrebbe potuto uscire fuori un discreto film dell’orrore, con buone atmosfere e con una storia intrigante e avvincente, anche se priva di qualsiasi livello di lettura ulteriore.
Il finale, poi, sostanzialmente differente da quello già non eccelso del libro, lascia davvero a desiderare.
In altre parole Rovine è l’ennesimo filmetto dell’orrore di cui non si sentiva il bisogno.
Il mio consiglio è, tutto sommato, quello di leggersi il libro e