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IL CAVALIERE OSCURO regia di Christopher Nolan

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Spotify     8½ / 10  28/05/2016 19:55:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Splendido sequel sulla saga reboot di Batman ideata da Christopher Nolan, cominciata con l'altrettanto bellissimo "Batman Begins". Il regista britannico, oltre a puntare ovviamente sull'azione, sulle esplosioni, sulle sparatorie e quant'altro, continua anche a seguire il filo psicologico inauguratosi col precedente film. Infatti, se nel primo capitolo era la paura l'elemento psichico, qui invece è il male che si cela dentro ognuno di noi. Infatti questa, secondo me, è l'opera di Nolan più pessimista, quella mostra il lato più oscuro dell'uomo e l'esempio lampante che giustifica ciò che dico può essere certamente lo sviluppo del personaggio di Harvey Dent. Il director ci mostra come il più sadico e perverso dei criminali (Joker) possa facilmente corrompere anche la mente dell'individuo più giusto e buono che possa esistere, attraverso le menzogne naturalmente, ma anche tramite la descrizione di una realtà marcia e putrida che il suddetto individuo buono si era solo illuso di aver migliorato. A questo punto, completamente vittima del lavaggio del cervello del criminale, l'uomo capisce di essere solo una vittima del sistema e non può sottrarsi alla propria vendetta contro chi lo ha solamente usato. Emblematico infatti è il nome che successivamente viene appellato a Dent, vale a dire quello dell'ormai malvagio "Two Faces". Nolan quindi non lascia trasparire affatto ottimismo, al contrario ci dice che il male ci tiene in pugno e può far di noi quel che vuole, quando vuole. Se con "Batman Begins", il director aveva dato nuova linfa "all'uomo pipistrello", qua invece ritaglia uno spazio anche piuttosto limitato a quest'ultimo, allo scopo di dare nuovo vigore ad un altro personaggio appartenete all'universo dell'eroe mascherato e vale a dire "Joker". Sul principale antagonista della pellicola, il regista fa sicuramente un lavoro ottimo e al di sopra delle aspettative, ma mi sembra doveroso descrivere prima, da chi e come è stato interpretato "il Joker". Ebbene, secondo il mio modesto parere, ci troviamo di fronte ad una delle più grandiose recitazioni degli ultimi 10 anni, compiuta da un monumentale Heath Ledger. Il compianto attore aveva il difficile compito di non far rimpiangere "il Joker" di Jack Nicholson presente nel "Batman" di Tim Burton, e il risultato finale è stato che l'allievo ha superato il maestro, pur ovviamente mantenendo tutto il rispetto per Nicholson che nel 1989 aveva sfornato un'interpretazione coi fiocchi. Però qui Ledger supera se stesso, non da vita ad un'altra, ennesima versione del famigerato nemico di Batman, fa qualcosa in più, realizza uno dei cattivi più crudeli, affascinanti e carismatici degli ultimi 40 anni. Si, non penso di sbilanciarmi perchè, ripeto, "il Joker" di Heath Ledger è un personaggio unico che non ha nulla o quasi nulla da condividere con tutte le altre varianti del clown pazzoide. Prima di tutto un grosso applauso va fatto ad Adriano Giannini che realizza un doppiaggio da paura, al pari dei migliori Giancarlo Giannini e Ferruccio Amendola. Ledger è perfetto in tutto, non a caso all'epoca, per imparare al meglio la parte, si chiuse per settimane in una stanza d'albergo allo scopo di assimilare completamente ogni minimo dettaglio riguardante il criminale. E i risultati si son visti. Le espressioni sono a dir poco incredibili, cattive ma allo stesso hanno sempre un so che di buffo. E il colpo di classe sta proprio qui, cioè l'abilità del giovane attore di miscelare in una maniera quasi mai vista prima, una incontrollabile cattiveria e un'ironia molto marcata. Penso che l'ultimo attore che sia stato così bravo a mischiare così bene questi due aspetti, è Joe Pesci in "Quei Bravi Ragazzi". Se vogliamo andare ancora più indietro, si possono citare Malcom McDowell di "Arancia Meccanica" e lo stesso Jack Nicholson di "Qualcuno Volò sul Nido del Cu****". Ritornando a Ledger, persino le movenze sono perfette, infatti è molto particolare il modo in cui cammina, quasi con la gobba, la quale rende ancor più caratterizzante la performance dell'attore. Spaziale l'interpretazione dei dialoghi, anche qui l'interprete gioca sempre tra sarcasmo e malvagità e ciò che ne viene fuori sono dei discorsi che rapiscono mentalmente lo spettatore, estasiato dall'incredibile bravura dell'artista. Persino tutti quelle smorfie e quei movimenti con la lingua, risultano essenziali alla causa. Insomma, che dire ancora, l'oscar è sacrosanto e posso solo dire che è stato davvero un peccato che per Heath sia andata a finire in quel modo, probabilmente ad oggi avremmo avuto uno dei migliori attori giovani in circolazione. Procedendo, bisogna soffermarsi ovviamente sulla grande regia di Nolan, snobbata però alle premiazioni cinematografiche più importanti. Secondo me è una regia che prima di tutto ricorda moltissimo quella di "Batman Begins", per via delle scene d'azione e del ritmo ma su questo ci soffermeremo più avanti. Infatti, il vero, grandissimo merito, del regista è stato quello di saper dirigere gli attori (eccetto Eckhart) con una perfezione e una lucidità che pochi directors hanno. Innanzi tutto il lavoro fatto con Ledger è qualcosa fuori dal comune, perchè è vero che l'attore australiano fa già di suo una prova eccezionale, però dietro c'è anche tutto il lavoro di Nolan che rende il personaggio di "Joker" completamente folle. Lo spettatore resta letteralmente sbalordito di fronte alla pazzia che caratterizza il soggetto in questione. Da notare poi come il rivale di "Batman" sia anche concepito in maniera più moderna e allo stesso tempo incredibilmente innovativa, perchè di cattivi così sullo schermo, negli ultimi 20 anni, non è che se ne sono visti molti. Con Bale, il regista fa un lavoro abbastanza secondario, non è che gli lascia tantissimo spazio, visto anche il fatto che in questa pellicola, la scena era tutta per Heath Ledger. Tuttavia, con l'attore che interpreta "l'uomo pipistrello", il director mantiene sempre la mano molto solida, e bene o male la caratterizzazione è la stessa di "Batman Begins". Bale è reso molto più credibile in questo capitolo che in quello precedente, il regista lo fa calare bene nei panni di Batman. Osserviamo anche come Nolan, (e qui ci ricolleghiamo al discorso del pessimismo) renda "il cavaliere oscuro" più rude, più violento, soggiogato dalla stessa violenza di "Joker". Il ritmo è forsennato, 2 ore e mezza che volano via, Nolan mantiene alta la tensione per tutta la durata attraverso spettacolari sequenze d'azione che regalano altrettanti spettacolari effetti speciali, indagini continue, un mare di colpi e contro-colpi di scena e chi più ne ha più ne metta. La narrazione è fluidissima, Nolan racconta la storia in una maniera che pochi sanno fare, la rende avvincente, non gira mai intorno alle questioni e va sempre diritto al punto. Poi ovviamente, molto interesse è naturalmente destato dal personaggio del clown assassino, letteralmente magnetico. Ritornando agli effetti, essi sono davvero unici, peccato non abbiano vinto l'oscar. Poi il bello è che sono resi incredibilmente veritieri, non si ha mai quell'impressione di computer grafica, che si avverte in tanti altri film pur aventi grandi effetti pirotecnici. Esemplare il trucco, quello di "Joker" è tremendamente inquietante mentre quello di "Two Faces" è realizzato perfettamente. Poi vogliamo parlare delle scene dei vari inseguimenti? Dire che sono coinvolgenti equivalerebbe a dire che fanno schifo. Non so con quale aggettivo posso giudicarle ma posso solo dire che mi si sono sentito trasportato sulla strada. Da notare in questo caso tutto il virtuosismo della regia di Nolan, specialmente nelle riprese fatte appena davanti alla moto di Batman. Il finale è molto bello, forse un po' scontato, però racchiude buona parte del disfattismo di cui parlavo prima, legato in particolare alla drastica scelta dell'uomo pipistrello. La scenografia è stupenda, abbiamo di fronte una Gotham City ancora più vasta di quanto non lo fosse nel film antecedente e sopratutto è ancora più degradata e piena di insidie. Fantastico lo skyline della città. Suggestiva anche la fotografia, i toni grigio-neri si sposano alla grande con la cupezza dell'ambientazione. Altro elemento che gioca un ruolo importante è la magnifica colonna sonora, la quale enfatizza molto le sequenze action, è usata divinamente da Nolan ed ha anche dei bei toni drammatici. La sceneggiatura non raggiunge forse il livello della regia, della fotografia e quant'altro, però è comunque scritta bene e ha un paio di elementi che sono sensazionali, i quali sono: i dialoghi del "Joker" sono unici, pieni di sarcasmo e crudeltà, mai banali e sempre trascinanti, carismatici e anche piuttosto originali. Poi se chi li interpreta, lo fa in maniera divina, allora prendono ancor di più lo spettatore. L'altra cosa impeccabile, è la stipulazione dello stesso "Joker", il quale è dotato di una serie di sfaccettature, una più pazza dell'altra. La psicologia del personaggio è esplicitata fin nei minimi dettagli, è come se i fratelli Nolan ci portassero proprio all'interno della mente di un criminale squilibrato. Tra le altre cose c'è un buon impianto narrativo, forse certe cose non vengono approfondite, però ci sono dei grandi colpi di scena e nulla è lasciato mai al caso. Convincente anche in che modo avviene il cambiamento di Harvey Dent. Tra le cose che ho apprezzato meno, ci sono la recitazione di Christian Bale, la recitazione di Aaron Eckhart e la direzione con conseguente caratterizzazione dello stesso Eckhart da parte del director, unico suo errore. Partiamo dall'interpretazione di Bale: neanche in "Batman Begins" l'attore britannico mi aveva entusiasmato e li c'era stata anche la collaborazione dello stesso regista a rendere la performance non una gran cosa, mentre qui Nolan ha davvero poche colpe, è Bale che ancora dimostra poca dimestichezza col personaggio di Batman, almeno per me è così. Poi magari sarà anche bravo nelle scene dei combattimenti e cose del genere, però è troppo poco. Riguardo tutto ciò che invece riguarda Aaron Eckhart, dico innanzi tutto che non mi è piaciuta per niente la sua prova, troppo piatta, non regala nessuno spunto interessante, l'espressione facciale è costantemente la stessa e l'attore si basa sui classici clichè riguardanti il suo ruolo. Poi nel ruolo di "Two Faces", non si può proprio vedere. In tutto questo e in particolare nell'ultimo punto elencato, parte della colpa va anche a Nolan, il quale secondo me, sceglie un attore poco adatto ad un ruolo così cattivo. E infatti i risultati finali sono che il regista non riesce a rendere credibile Eckhart, anzi, mi spiace dirlo, ma lo rappresenta in modo quasi ridicolo. Peccato su questi punti, ma anche in pellicole che sono mezzi capolavori, ci possono essere delle pecche non da poco.

Conclusione: un film straordinario, un tripudio di emozioni difficilmente comparabile con altre pellicole d'azione recenti. Il "Joker" di Ledger poi, rende il tutto ancora più travolgente di quanto già non lo sia. Dispiace che Christian Bale non risulti completamente all'altezza della situazione però, in definitiva, questo è quasi un masterpiece! Grandissimo Nolan.