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GROSSO GUAIO A CHINATOWN regia di John Carpenter

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JoJo     10 / 10  07/10/2004 18:17:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un'avventura impossibile in una San Francisco a dir poco surreale è quella che Carpenter nel 1986 regalò al mondo. Un film prodotto in grande stile che si rivelò il più grosso flop commerciale dell'anno (incassò meno della metà di quello che era costato, ovvero circa 25 milioni di dollari) che non fu gradito (tantomeno capito) dalla stragrande maggioranza del pubblico, i suoi fans in testa. Pochi avevano intuito l'ironia fine e grossolana che deborda straripante da questo film, e solo il tempo ha dato veramente ragione a questa gigantesca opera pastiche che è diventata un cult assoluto solamente a partire dagli anni '90. Carpenter ci accompagna in una gigantesca e spassosa allucinazione dove realtà e realismo sono un optional, distorcendo ed a volte invertendo cliche d'ogni tipo con una naturalezza sconcertante (emblematica in tal senso la strana coppia Russell-Dun, dove il pasticcione spaccone che regala intermezzi divertenti è Jack Burton, mentre l'innamorato che salva sempre la situazione è la sua spalla Wang Chi), infarcendo d'ironia più o meno sottile (la "lei" di Jack è l'avvocatessa Law) e battute memorabili (la celeberrima "Jack, sei pronto?" " Io sono nato pronto!" è solo la punta dell'iceberg) in uno smantellamento sistematico dell'eroe duro e puro. Questo mix di autoironia e sarcasmo viene poi a completarsi nella cornice invidiabile degli anni '80: nell'epoca della ricerca esasperata del pacchiano, si evidenzia difatti un abuso eccessivo (voluto?) di effetti speciali a non finire che in anni precedenti (e successivi) sarebbe sicuramente saltato fuori come un pugno nell'occhio, ma che in un'ambientazione che in simil-plastica scivolano via quasi inosservati. Forte l'impatto visivo, buona la sceneggiatura fondata su una trama volutamente stupida e irreale, ottimi gli attori (su tutti, ovviamente il gigantesco Kurt Russell), buona anche la colonna sonora (sempre di Carpenter). Decisamente, se non si ha la puzza sotto il naso ma un buon gusto in fatto di trash, è un film imperdibile. E, comunque sia, stilisticamente è un capolavoro.
Dragon  27/12/2004 19:52:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
non capisco perchè vedere in un film come questo ciò che non c'è
JoJo  27/12/2004 21:58:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Parlassi dell'ultimo venuto, potrei anche darti retta.
Ma Carpenter aveva (ed ha in seguito) dato modo di essere capace di metterci tutto quello che ho visto in questo film, e molto di più.
Comunque, a prescindere dal fatto che il regista si chiami Carpenter o pincopalla, il film a me ha fatto ghignare comunque (e l'ho votato poco dopo averlo rivisto).
Dragon  28/12/2004 16:35:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
si , ok sul voto " fresca visione " ; non conosco bene il regista o magari è possibile anche che ne abbia visto tutti i film senza saperlo;
il fatto è un altro, e cioè che non mi pare giusto ( e forse questa frase la troverai stravagante ) che il regista stesso debba ( o che anche solo non lo dica espressamente ma che sia lo spettatore ad accorgersene ), dicevo, debba dimostrare di non aver fatto un film a caso ( con o senza allusioni ), tramite film futuri in cui dimostra che le simbologie del film di cui si stava parlando precedentemente ( quello, diciamo " stravagante ", che abbia o meno un senso o una sua genialità ) fossero in realtà state il succo di concetti poi dipanati con la successiva produzione cinematografica dello stesso; è un po' un circolo vizioso, devi tener conto del fatto che un qualsiasi spettatore abbia visto solo quel film in particolare; non mi servono altre pellicole per dirmi in maniera indiretta che quel film che ho visto porta in sè il concentrato ideologico del suo creatore; no, ciò deve trasparirmi dalla visione del film in questione come singolo e irrepetibile; capisci cosa intendo Jojo ?
JoJoSan  03/03/2005 13:55:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Vabbeh, rispondo dopo più di due mesi... magari leggerai, magari no.
Allora... il mio discorso intendeva dire che io nel film ho trovato che molta dell'ironia e delle (apparenti) ingenuità presenti nel film fossero ampiamente volute da Carpenter. Insomma, ci sono un sacco di film che si prendono terribilmente sul serio e che invece risultano pateticamente ridicoli (Matrix Reloaded+Revolutions, ad esempio, oppure anche un buon 90% degli slasher movie usciti dopo lo Scream di Craven), ed altri (molti di meno, in verità) che sono invece volontariamente pacchiani e che ci giocano sopra. Indipendentemente dal resto della produzione carpenteriana, questo film m'è parso appartenere alla seconda categoria, e la mia osservazione sul resto della filmografia del regista è che, non essendo questi nuovo a cose del genere, la mia impressione è probabilmente corretta.
Ma non è grazie al mio background culturale (che dal punto di vista cinematografico, tra l'altro, fino a quando non mi sono iscritto a questo sito - circa un anno fa - era a dir poco scarsissimo, ed anche ora è comunque ancora spaventosamente lacunoso) che ho colto questo spirito in Grosso Guaio a Chinatown, bensì proprio l'opera in sé a mio avviso trasuda ironia divertita da tutti i pori. Anche perché, pur non conoscendo benissimo Carpenter, dire che questo film "porta in sé il concentrato ideologico del suo creatore" mi pare qualcosa di decisamente esagerato. Grosso Guaio a Chinatown è un divertissement, tutto qua... un po' come il Kill Bill vol. 1 di Tarantino (altro capolavoro, tra l'altro).
Dragon  27/12/2004 19:54:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
è come il pittore che fa un quadro con un puntino e ci vede tutto l'universo e ne estra tutte le più assurde boiate possibili e inimmaginabili; con tutto rispetto per jojo ( anche perchè ho fatto una cappella enorme a votare prima del tempo sto film, vedasi e leggasi mio commento )
Invia una mail all'autore del commento cash  07/10/2004 18:34:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
non ti preoccupare, sono invincibile. Ho bevuto un filtro.