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12 regia di Nikita Mikhalkov

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Estonia     7½ / 10  26/06/2011 02:30:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Film corale. Una magnifica prova di attori. Nonostante la lunghezza, non ha mai momenti di vuoto. Tra le righe affiora non soltanto una riflessione sulla società russa post-comunista, sui fantasmi del passato e le contraddizioni e disfunzionalità del presente, ma anche su temi etici relativi all’essenza dell’uomo in generale: la giustizia, il libero arbitrio, l’ambiguità della verità, i pregiudizi razziali, la responsabilità individuale. La conclusione a cui arriva questo gruppo di 12 giurati nell’interno claustrofobico di una palestra scalcinata è che non basta arrivare a concordare una sentenza basata sulla verità dei fatti, ma bisogna anche assumersi la responsabilità delle conseguenze di questa decisione e agire in modo che tali conseguenze non si rivelino poi dannose per lo stesso soggetto che ha apparentemente beneficiato della sentenza giusta. E non è sempre facile applicarsi in questo senso, rinunciando a impegni personali e priorità individuali. Ingiuste le critiche di prevedibilità e retorica. La struttura teatrale del film ne enfatizza forse il tono leggermente ridondante, ma nel complesso non lo appesantisce.