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DANCER IN THE DARK regia di Lars Von Trier

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Crimson     6 / 10  09/11/2010 20:15:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La testardaggine di Von Trier nel misurarsi con generi differenti è da una parte encomiabile, ma secondo me ha avuto esiti altalenanti.
In questo caso il regista stravolge i canoni del musical filmando con la solita steadycam anche le scene cantate e ballate. Un esperimento straniante e a mio avviso non del tutto riuscito.
Personalmente ho trovato orrendi quasi tutti gli stacchetti, benchè la voce di Björk sia notevole e anche la sua interpretazione sia sopra le righe.
La storia lascia un po' interdetti e distaccati sul piano emotivo per via di incongruenze e poca aderenza alla realtà.
Forse non mi sono lasciato trasportare dal "Cuore d'oro" (terzo e ultimo capitolo della trilogia) come Björk e ho trovato il film esageratamente irrazionale e illogico. La scelta morale di Björk è decisamente singolare ma ciò che stupisce maggiormente è il comportamento trasparente dei personaggi che le ruotano attorno e che nel film hanno una valenza positiva, come Jeff e Kathy.
La scelta di non rivelare la promessa fatta a Bill è a dir poco assurda e francamente furba per continuare a giustificare ciò che ne consegue. E la parte finale del film, seguendo questi dettami da cinema forzatamente emotivo, scade un bel po'.
La scena dell'omicidio è invece profondamente drammatica, cruda e coinvolgente. Fosse stato questo l'andazzo del film, sarei qui a scrivere di impressioni differenti.
Ottimi David Morse e cammeo per il grande Udo Kier, presente in diversi film del regista.
amterme63  10/11/2010 14:56:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mamma come sei diventato distaccato e impassibile, Mauro! Una volta non avresti giudicato così severamente ciò che è "illogico e irrazionale". Forse in questo film il metro non è la ragione ma il sentimento. C'è la scena dell'addio di Jeff a Selma che è qualcosa che mi porterò eternamente nel cuore, da quanto è forte e vera. Basta questa per riscattare tutte le "illogicità" del film.