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THE MIST regia di Frank Darabont

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     9 / 10  14/10/2008 11:30:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dopo “Le ali della libertà” e “Il miglio verde” Frank Darabont porta sul grande schermo un altro scritto di Stephen King,dimostrandosi ancora una volta il regista più adatto per traslare in immagini gli incubi del Re del brivido.
“The mist” è infatti un film straordinario ed intenso,strutturato come una bomba ad orologeria dotata di un conto alla rovescia angosciante e inarrestabile.Tratto dal racconto noto qui in Italia come “La nebbia”(inserito nella raccolta “Scheletri”),appare come un horror vecchio stampo che induce alla riflessione proponendo qualche sano spavento e una discreta dose di violenza,lasciando quindi da parte la solita accozzaglia di scene truculente,tanto in voga nell’horror mainstream attuale e spesso supportate da una sceneggiatura accessoria.Darabont invece non lascia nulla al caso,struttura la sua opera in maniera solida,alterna con sapienza i momenti più adrenalinici con quelli più introspettivi e verbosi,mediante i quali approfondisce magnificamente i caratteri dei suoi protagonisti e pur partendo da una situazione non particolarmente originale,ovvero il gruppo assediato in un ambiente chiuso,riesce a non scadere mai nel banale,offrendo allo spettatore una feroce disamina della natura umana.
Le creature che si celano nella nebbia non sono infatti l’unico pericolo mortale cui dovrà far fronte la variegata umanità asserragliatasi nel supermarket,la convivenza forzata infatti scatenerà gli istinti più bassi e primordiali degenerando ben presto in uno scontro tra varie fazioni.Evidente il riferimento alla società attuale,dove negazione e mistificazione della verità,fanatismo religioso,prevaricazione e violenza sono all’ordine del giorno.Il ritratto sociale che ne esce è profondamente pessimista,gestito e costruito con grande attenzione e capace di mettere alla berlina la natura umana attraverso un percorso di regressione che spaventa tanto quanto i mostri famelici nascosti nella nebbia.Non mancano comunque anche dei veloci e simpatici siparietti,in grado di strappare il sorriso e di creare maggior empatia tra spettatore e personaggi,proprio come avviene nei romanzi di King.
Gli effetti speciali non sono eccelsi,in effetti le creature sono state realizzate con un gusto piuttosto retrò e ricordano i fanta–horror a basso budget di qualche anno addietro,risultando quindi,almeno per i miei gusti,tutt’altro che inguardabili.Buona la prestazione degli attori anche se Thomas Jane mi ha convinto a momenti alterni,bravissimi l’invasata Marcia Gay Harden e il coraggioso Toby Jones (visto ultimamente e molto apprezzato in “Infamous”),per il resto buon lavoro di noti caratteristi come William Sadler o Jeffrey DeMunn.
Il film ha un altro punto di forza nell’incredibile finale,la narrazione infatti prosegue rispetto al materiale originario.La creazione di un’appendice di sconvolgente tragicità,un'illuminazione che pochi registi avrebbero avuto il coraggio di proporre, limitandosi ad illustrare un finale più accettabile per compiacere lo spettatore,accresce il coinvolgimento in maniera spiazzante e inattesa.La forza emotiva che si sprigiona da questa scelta coraggiosa di Darabont valorizza ancor di più una pellicola già di buon livello,ma ancor più capace di prendere allo stomaco e di destabilizzare soprattutto lo spettatore medio,ormai avvezzo ai soliti horror falsamente oltraggiosi,ma in realtà molto più politicamente corretti di quanto si pensi.Davvero ottimo,una bellissima sorpresa.
Invia una mail all'autore del commento franx  14/10/2008 20:31:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Quando allo s****to di turno, opportunamente imbozzolEto, escono i ragni dal corpo...Poteva andargli peggio, potevano uscirgli dal...
Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  15/10/2008 09:46:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E quindi?
ULTRAVIOLENCE78  14/10/2008 22:26:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Molti hanno criticato il film perchè ha una trama insulsa ed è infarcito di clichè, senza però soffermarsi ad analizzare le profonde riflessioni che ne sono sottese e che fanno passare in secondo piano tutto il resto. Quanto ai presunti clichè ed alla approssimazione di alcuni mostri, a mio avviso si tratta di palesi omaggi ai precedenti illustri dell'horror fantascientifico. Secondo me è un'opera coraggiosissima, che culmina in un finale da tragedia greca. Ce ne fossero film così...

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  15/10/2008 09:44:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il tuo intervento è sicuramente condivisibile con ciò che personalmente ho tratto da "The Mist".Mi fa piacere che la pensi come me,quanto alla realizzazione dei "mostri" l'avevo scritto in sede di commento che considerato il budget tutt'altro che faraonico si sono dovuto adeguare e a questo punto perchè non omaggiare i b-movie di qualche anno fa?

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Invia una mail all'autore del commento franx  15/10/2008 18:23:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
quali profonde riflessioni?
No perchè se si parla di alti concetti e riflessioni profonde...Potremmo fare un elenchino?
Mica per ridere eh...


ULTRAVIOLENCE78  15/10/2008 20:52:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bè insomma, qualcosina l'ho scritta in merito, potresti anche darle uno sguardo...