Granf 6 / 10 17/10/2008 14:05:32 » Rispondi Il commento contiene spoiler, chi non ha visto il film non lo legga.
Il tema dell'assedio al cinema è davvero abusato, ricordando Romero e Carpenter tra gli altri, quindi serviva qualche novità per rendere il film originale, di conseguenza il regista sposta la sua attenzione sul ruolo della religione in situazioni di disastro. Frank Darabont adatta un racconto di Stephen King per questa sua variazione nel genere horror. Realizzando un film che mi ha appassionato durante la visione, ma che ho rivalutato in maniera negativa verso la fine, grazie anche ad un finale pessimo.
Le idee sono buone, il regista è bravo, la tensione è alta, così come è alta la delusione, viste le aspettative. Il primo punto negativo riguarda i personaggi, alcuni veramente inspiegabili, come l'avvoccato e il suo gruppo, che quasi provavano piacere a farsi ammazzare. Poi c'è il personaggio di Marcia Gay Harden (bravissima) che è davvero assurdo e illogico, dato che è stato creato apposta per essere odiato e per
far applaudire il pubblico una volta fatto fuori, con tanto di beffarda posizione del corpo a forma di croce.
Tutto è troppo forzato, costrittivo, studiato a tavolino. Capisco che si voleva far vedere il peggio delle persone, ma il tutto non risulta affatto realistico.
Poi ci sono gli effetti speciali, che non sono eccezionali ma neanche invadenti come spesso accade. E ora veniamo al finale che è piaciuto molto, e non capisco il perchè, visto che si tratta di un finale creato su misura per stupire e scandalizzare, quasi senza un filo di logica.
D'accordo che il personaggio di Thomas Jane spara agli altri sopravvissuti e si sacrifica al loro posto (forse esagerando un pò), ma una volta uscito dalla macchina io mi aspettavo proprio che arrivassero i soccorsi e quindi la beffa, di conseguenza sarebbe stato meglio che il protagonista fosse rimasto in balia dei mostri, concludendo così il film.
Ma Darabont non è Carpenter, e questo si sapeva.
La sensazione, quindi, è che si tratta di un film molto furbo, ma che almeno riesce ad appasionare durante la sua visione. Le idee a disposizione non sono state ben sfruttate, si poteva realizzare un capolavoro del genere ma al contrario è stata una mezza delusione. Comunque sa essere coraggioso e molto cattivo, cosa abbastanza rara.
inferiore 29/11/2008 19:17:30 » Rispondi ''Ma Darabont non è Carpenter, e questo si sapeva.'' E' meglio Darabont!
Guardati in ordine: distretto 13, Halloween, fuga da new york, la cosa, il signore del male, essi vivono e il seme della follia. Sono tutti capolavori, non potrai più farne a meno.
inferiore 29/11/2008 19:53:31 » Rispondi Tu guardati ''Il colpo della metropolitana'' e ''Bugsy'', non te ne pentirai!
Si si devi vederli per forza, sono la storia. E poi non tutti sono horror.
Rand 18/10/2008 17:25:58 » Rispondi Hai letto il racconto breve da cui è tratto? La morte della fanatica religiosa è presa pari pari, viceversa il finale è stato effettivamente cambiato, li c'è un finale aperto ma più ambiguo di una incerta salvezza verso il sud, dove si sarebbe rifugiato un gruppo di sopravvissuti, calcola che il racconto è degli anni'80, quindi un pò datato, seppure conserva ancora una notevole freschezza.
Granf 19/10/2008 23:03:08 » Rispondi Non ho letto il racconto di King, ma il finale ambiguo anche nel film sarebbe stato migliore. Per quanto riguarda la fanatica religiosa l'ho trovata troppo costruita, pessima.