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THE MIST regia di Frank Darabont

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     8½ / 10  17/10/2008 19:09:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Senza ombra di dubbio uno dei migliori film della stagione, e forse il miglior Darabond di sempre: nuovamente al servizio di King, ma stavolta senza eccessi buonisti (tutt'altro) il regista trova, dopo l'orrore invisibile dell'ultimo Shyamalan, la via per l'orrore celato inaugurato già da diversi autori in passato: un deja vu di fantascienza anni cinquanta (Arnold e affini) sposati a molte affinità Carpenteriane (non dimentichiamoci che già "La cosa" era un sequel di un noto film degli anni Cinquanta), senza dimenticare Hitchcock ("Gli uccelli") e certi film sul vietnam.
"The mist" riesce miracolosamente a reggersi anche davanti all'incombenza - nella prima parte - di forzature, della sensazione fortunatamente presto rimossa che il tutto potesse sfociare nella parodia involontaria (cfr. l'insetto che rantola nei vestiti della "predicatrice" senza purtroppo arrecarle danno).
Poi, vola alla grande, sfida tutti i meccanismi della paura, suscita angoscia e ammirazione, fino a un finale superlativo (spoiler) che rimarrà a lungo nella memoria, grazie anche alla straordinaria forza visionaria del regista.
Emotivamente parlando, un film esaltante: allibisce e sgomenta la follia umana che non è meno sconvolgente di quella de "La notte del drive-in" di Landsdale, per intenderci.
E' atroce assistere allo spettacolo degradante di un'umanità stretta in una morsa, al mostruoso fatalismo del supermarket (sopravvivere di cibo come unica impellente alternativa), alla spiritualità come ennesima variazione integralista dei nostri rancori/rimorsi, abile vettore di ulteriori violenze di stampo quasi sabbatico...
ho provato stati d'animo diversi a vedere questo film, e confesso che spesso avrei voluto alzarmi dalla sedia e uscire dal cinema, incapace di reggere tanta schiavitù morale e tanto dolore interiore...
la profana integralista religiosa sostituisce forse la rassicurante ornitologa de "Gli uccelli"? E che dire della spassosa e anziana ex-insegnante progressista, allora?
Un'ottimo esempio di cinema che travalica gli stessi generi e scopre tutta la nudità morale dell'universo di oggi (o la scarsa affidabilità dei piani di sicurezza degli States, forse)

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giax-tommy  21/10/2008 15:00:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
un finale superlativo grazie anche alla straordinaria forza visionaria del regista...

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky  21/10/2008 18:25:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi


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peter-ray  24/10/2008 13:00:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi


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