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CROWS - EPISODE 0 regia di Takashi Miike

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     8½ / 10  25/02/2011 10:09:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Solo il prodigioso Takashi Miike poteva riuscire nell'impresa di realizzare un film durante il quale, per quasi tutta la sua durata, i protagonisti se le danno di santa ragione senza che ciò provochi noia o insofferenza.Roba da non crederci,eppure il regista nipponico grazie al suo linguaggio filmico da fuoriclasse assoluto mette in piedi una sorta di "Fight Club" scolastico/adolescenziale in cui giovani bulli si massacrano per la supremazia nell'istituto Suzuran,la cosidetta "Scuola dei corvi",in cui anziché studiare si passano allegramente le ore prendendosi a pugni.
La reiterata violenza non infastidisce in quanto è mitigata da un approccio fumettistico,il plot è infatti ricavato da un manga molto noto in Giappone che non concede spazio alla brutalità estrema cui Miike ci ha spesso abituati.Del resto gli stessi personaggi sono eccentricamente inverosimili:portati ad un'esagerata aggressività figurano come gradassi dal look vistoso,sprezzanti del pericolo e insofferenti a ogni regola.
La sceneggiatura è ridotta al'osso ma "Crows Zero" funziona ugualmente alla grande,anche in questo caso rispetto all'usuale condotta del regista il prodotto è sicuramente meno orientato alla critica sociale o alla riflessione,tanto che delle abituali pause "miikiane" non vi è traccia,la pellicola conserva un ritmo frenetico pur indugiando su valori spesso rimarcati dall'autore,come amicizia,orgoglio e rispetto.Gli adulti sono relegati a ruoli marginali e spesso ben poco virtuosi,praticamente totale l'assenza di educatori o istituzioni,ne esce una realtà curiosa,una sorta di limbo suburbano contraddistinto da innumerevoli graffiti e dominato da leggi selvagge.
I combattimenti entusiasmano senza adottare eccessi funambolici specifici di molti action-movie orientali,mentre i personaggi,pur nella loro dimensione fumettistica, assumono connotati appassionanti e per nulla ingenui.
Bellissimo lo scontro finale sotto una pioggia battente in un probabile omaggio a "I sette samurai" di Kurosawa,come da prassi non mancano digressioni farsesche e alcune autocitazioni direttamente da "Fudoh:the new generation" e "Dead or Alive".