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IL RESTO DELLA NOTTE regia di Francesco Munzi

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     7 / 10  21/08/2008 19:04:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Per essere uno dei film italiani più segnalati dell'anno, è assai schematico e oltretutto eticamente rischioso (di questi tempi, poi).
Non vedevo l'ora di vederlo, soprattutto per la Ceccarelli, forse il volto femminile più interessante del nuovo cinema italiano (e che occhi che occhi...) e non sono certo rimasto deluso: un buon film italiano, con un paio di comprimari (l'allucinato Cassetti e il rumeno minorenne di cui non so il nome) davvero interessanti.
Ma, anche se lo sviluppo della vicenda può ricordare lo Chabrol di "Il buio nella mente" si poteva fare anche di più: storia da ricondurre alle paure astratte o concrete (in questo caso) degli italiani di oggi, con la proprietà violata come simbolo di una prevedibile limitazione culturale e affettiva: l'ipocrisia del regno borghese (cfr. il padre che va con le prostitute...rumene), via, un minimo dissenso per un argomento tanto sfruttato ci sta tutto...
(più efficace l'eloquente "tu non sei figlio di un negro" di un padre tossicodipendente e figlio di...).
Meglio molto meglio il "Coverboy" passato sotto silenzio da una distribuzione vergognosa, ma in fondo anche "il resto della notte", con i suoi ehm francesismi merita una doverosa segnalazione.
Ma poi anche l'amarezza di fondo sembra sconfinata entro il territorio di un punto interrogativo, e della ritrovata armonia madre-figlia, tardiva come quasi tutto il resto