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BORDERLAND - LINEA DI CONFINE regia di Zev Berman

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Rand     7 / 10  21/06/2009 17:30:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Inizio teso e angosciato, si entra in un mondo che chi ha letto Antracite di Evangelisti conosce abbastanza, gli eccessi della santeria, i nganga, gli spiriti.
Non faccio difficoltà a credere che la storia in parte sia cronaca vera.
Film essenziale, a tratti un po' lento, ma ci stà, il regista sacrifica la spettacolarità per l'angoscia. Ciò gli riesce perfettamente, vedi la scena di inseguimento sul tetto con i machete, veramente dura, senza indugiare troppo sulla violenza.
Bellissima la fotografia con colori saturi di giorno, che rendono bene il senso di caldo, oppressione, minaccia e realismo.
Finale in linea con le aspettative, non scontato.
P.S. Un insolito Sean Austin, ex Hobbit, nei panni di un serial killer clandestino, grasso e sporco, non male come interpretazione.
Il regista può andare lontano...