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BORDERLAND - LINEA DI CONFINE regia di Zev Berman

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6 / 10  11/11/2009 11:05:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Debitore all’ormai consolidato genere del torture porn e accostabile ai deliri fanatico-religiosi di “Martyrs”(ma è antecedente al film di Laugier),”Borderland” parte in maniera fulminea,con una sequenza realmente disturbante per atmosfera e truculenze assortite.
A seguire si assesta su binari più canonici e molto meno sconvolgenti, affidandosi al classico impianto di molti film horror di stampo adolescenziale in cui la solita cricca di giovani viene destinata al massacro. L’ambientazione esotica non induce ad esaltare le bellezze naturali dei luoghi come avveniva in “Rovine” o “Turistas”,anzi,la volontà è quella di descrivere lo squallore e il luridume morale e materiale di una cittadina messicana di frontiera.A tal proposito viene utilizzata la solita fotografia “sporca” che unita ad una regia sincopata, più adatta ad un videoclip, alla lunga un po’ infastidisce.Lo svolgimento però è dignitoso,si lascia seguire senza patimenti pur dovendo soprassedere su alcuni atteggiamenti quanto meno discutibili dei protagonisti.Viene da chiedersi se l’alcol e le droghe ingurgitate dai giovanotti ad inizio film continuino a fare effetto per tutta la durata della pellicola tanto siano sciocche a volte le loro decisioni.Anche i personaggi sono tagliati con l’accetta e non stravolgono certo i cliché del filone.
Maggior approfondimento avrebbe meritato il movente della setta,appena abbozzato tanto per giustificare,come molto gradito sarebbe stato qualche cenno illuminante su rituali di magia nera e affini.
Detto ciò però “Borderland” si lascia apprezzare nel suo iter altalenante,sfoggia un invidiabile ritmo e trasuda una certa cattiveria che molti film di questo genere possono solo sognarsi.